Il papà del fidanzato omicida: «Mio figlio era un bravo ragazzo»

MUZZANA DEL TURGNANO (Udine) - «Mio figlio era un bravo ragazzo». Lo dice con un filo di voce, Lorenzo Mazzega, il padre di Francesco, il 36enne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MUZZANA DEL TURGNANO (Udine) - «Mio figlio era un bravo ragazzo». Lo dice con un filo di voce, Lorenzo Mazzega, il padre di Francesco, il 36enne  che ieri, martedì primo luglio, ha confessato di aver ucciso la sua fidanzata, Nadia Orlando, 21 anni di Dignano. «Abbiamo tante cose di cui occuparci, adesso, purtroppo. Posso ribadire soltanto che mio figlio era un bravo ragazzo».


A essere distrutti non sono solo il papà e la mamma della ragazza di Vidulis di Dignano, ma anche i genitori di Francesco. «Una famiglia di fede, brave persone, responsabili, serie, educate, che non hanno fatto mancare nulla a questo loro figlio - dice Vittorino Gallo l'ex sindaco di Muzzana del Turgnano, paesino della Bassa Friulana dove Francesco aveva vissuto con la famiglia prima di trasferirsi, diversi anni fa, a Spilimbergo -. Anche lui, del resto, li aveva ripagati con tanto affetto, laureandosi, cercando e trovando un buon lavoro, trovando una casa e rendendosi indipendente. Non ci sono parole».

Un amico di Francesco lo ricorda come molto attivo in paese: «Nessuno poteva pensare a una cosa del genere, conoscendolo - dice -; un ragazzo generoso, che aiutava gli altri. Tutta Muzzana è in lutto per quello che è successo e il pensiero va ai suoi genitori, persone meravigliose». Il papà Lorenzo, già dipendente dell'ufficio anagrafe di Palazzolo dello Stella, per anni ha accompagnato i malati in pellegrinaggio a Lourdes; la mamma Eda Pezzot, già contabile all'ospedale di Latisana, è sempre stata vicina alla parrocchia.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino