Paolo Rossi, a un anno dalla scomparsa il figlio Alessandro lo ricorda con il vino "Pablito"

Fabio Vannini (a sin.),dirigente del Pontecchio Calcio e legato da profonda amicizia a Paolo Rossi, brinda con Alessandro Rossi col vino "Pablito".
ROVIGO  - Ad un anno dalla scomparsa di Paolo Rossi, il Real Pontecchio Calcio ha organizzato una serata in suo onore, che ha visto ospite il primogenito di Pablito,...

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ROVIGO  - Ad un anno dalla scomparsa di Paolo Rossi, il Real Pontecchio Calcio ha organizzato una serata in suo onore, che ha visto ospite il primogenito di Pablito, Alessandro, assieme alla compagna Matilde. A fare gli onori di casa è stato Fabio Vannini, ex dirigente del Rovigo Asd, ora in forza al Pontecchio, legato da una profonda amicizia con Paolo Rossi e la seconda moglie Federica Cappelletti. La conviviale si è svolta nel centro ricreativo parrocchiale, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Simone Ghirotto, dell’assessore Davide Rizzi, del parroco don Fabio Bolognesi, dell’allenatore della squadra di 2. categoria, Nicola Tosini, del delegato Figc, Luca Pastorello, e dei ragazzini delle formazioni giovanili, emozionati. 


«Un’occasione come questa ci voleva proprio - ha esordito il sindaco Ghirotto - peccato non vedere tutti i bambini in forza alla nostra società e alla Solinese, ma tanti di loro sono stati messi in quarantena dopo che si sono riscontrati casi di positività nelle scuole. E’ importante che Pontecchio abbia stretti rapporti con la Solesinese e il Granzette di calcio a 5 femminile. La famiglia del Real si sta sempre più allargando, considerando non solo gli atleti ma anche i tecnici e i dirigenti, siamo arrivati a 170 unità». 

OSPITE D’ONORE

L’ospite d’onore è stato come detto Alessandro Rossi, nato proprio nel 1982, l’anno in cui il papà vinse e fu il grande protagonista del Mundial di Spagna. «Qui a Pontecchio è come essere in famiglia - ha affermato Alessandro Rossi - Un anno fa è mancato mio padre, un uomo che è stato un esempio non solo per me, ma anche per tantissimi tifosi e appassionati di calcio. Serate come questa gli sarebbero piaciute molto, lui amava stare in compagnia delle persone comuni. Nonostante tutti i suoi successi è rimasto sempre umile. A Pontecchio ho l’onore di presentare il vino ‘Pablito’, dedicato appunto a mio padre: era un progetto al quale stavamo lavorando assieme». Rossi ha autografato un pallone da calcio, diventato subito oggetto di culto nella lotteria pro Real Pontecchio. Luca Pastorello si è detto orgoglioso di presenziare ad un evento di simile portata.
«Alessandro è proprio il figlio di Paolo Rossi - ha osservato Luca Pastorello - avete lo stesso tipo di carattere: solare, con il sorriso e la battuta pronte».

LA SPERANZA


Quindi un omaggio ad Alessandro con la speranza di poter ospitare presto, forse a Pasqua, la mostra itinerante su Paolo Rossi, che sarà a Padova dal 21 dicembre al 6 gennaio. Del resto Pablito veniva spesso in Polesine. Infine l’immancabile torta, a conclusione della cena preparata da volontari, alcuni dei quali facenti parte del coro Monte Pasubio Rovigo.


 

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Il Gazzettino