Borsa di studio in memoria di Paolo Donà, il premio andrà alla miglior tesi in Scienze motorie

Paolo Donà
PADOVA - Nell’organizzare le vacanze, sue o degli amici, si divertiva a prevedere ora e minuto in cui si sarebbe raggiunta la meta. Fosse anche il Polo Nord la destinazione,...

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PADOVA - Nell’organizzare le vacanze, sue o degli amici, si divertiva a prevedere ora e minuto in cui si sarebbe raggiunta la meta. Fosse anche il Polo Nord la destinazione, 50 secondi di differenza in più facevano la differenza per lui amante dei viaggi e delle statistiche, oltre che dello sport, della cultura e della sua città. Purtroppo adesso data e ora ci sono per il suo ultimo viaggio, che nessuno pensava avvenisse così repentinamente, nel quale stavolta sarà accompagnato da una folla di persone che gli hanno voluto bene e che da due giorni lo piangono con incredulità e rimpianto. Si svolgeranno dopodomani, venerdì, alle 10,30, nella chiesa di San Giovanni Bosco alla Paltana, infatti, i funerali di Paolo Donà, 74 anni, per tre decenni giornalista sportivo del Gazzettino, trovato morto nella cucina della sua abitazione, stroncato da un improvviso malore mentre si accingeva a pranzare: la camera ardente verrà aperta alle ore 9 all’obitorio di via Cornaro, ma la bara sarà sigillata. La salma dopo le esequie proseguirà per la cremazione e le ceneri saranno tumulate nella tomba dove già ci sono quelle della mamma Lena e del papà Odino, che aveva lavorato come geometra per l’impresa Grassetto. La famiglia Donà, molto conosciuta, aveva abitato per tanti anni alla Paltana, a pochi passi da dove verrà officiato l’addio a Paolo, il quale attualmente risiedeva alla Guizza, in via Filangieri 7.

Sui social la notizia ha destato grande emozione e inoltre sono stati moltissimi i messaggi di cordoglio pervenuti al cugino materno Massimo Bertolini, unico parente rimasto: i due erano molto legati e si vedevano spesso. E se parole di commozione per ricordare Paolo sono arrivate da tutta Italia, sono state avviate subito alcune iniziative per non dimenticarlo e in particolare per tenere vive la sua passione per lo sport e per la nostra città: il Cenacolo, club di cultura sportiva, quindi, ha deciso di dedicare alla sua memoria una borsa di studio istituita congiuntamente con l’Università da erogare per la miglior tesi del Dipartimento di Scienze Motorie: avrà proprio la denominazione “Paolo Donà” e verrà rinnovata ogni anno. La scelta del vincitore spetterà a una commissione mista, composta da docenti dell’Ateneo e da soci del Cenacolo: quest’ultimo ha messo disposizione una somma di 2 mila 500 euro, ma chiunque potrà contribuire a rimpinguare l’ammontare con una donazione utilizzando l’iban del club (IT55 A058 5662 4701 8257 1431 488), con causale “Borsa di Studi Cenacolo Università di Padova Paolo Donà”. Guida turistica, giornalista e scrittore, Donà aveva pubblicato numerosi libri, tra cui l’opera omnia in 2 volumi “77 volte Padova”, dedicata alla squadra biancoscudata e scritta con il compianto collega Fantino Cocco. Da qualche mese stava lavorando alla stesura di un volume dedicato all’Urbs Picta, insignita del sigillo Unesco.

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Il Gazzettino