Pantofole contraffatte del Napoli Calcio: sequestrate 15mila paia

Pantofole contraffatte del Napoli Calcio: sequestrate 15mila paia
TRIESTE - La Guardia di Finanza del capoluogo giuliano ha sottoposto a sequestro più di 15mila paia di pantofole con segni distintivi (colori sociali, data di fondazione,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - La Guardia di Finanza del capoluogo giuliano ha sottoposto a sequestro più di 15mila paia di pantofole con segni distintivi (colori sociali, data di fondazione, scritta “Napoli”) riconducibili alla Società Sportiva Calcio Napoli. Le pantofole, provenienti dalla Cina, erano state acquistate da una società di diritto italiano e destinate ad una società slovacca. Il sequestro è avvenuto nel Punto Franco Nuovo del Porto di Trieste.  Sono sempre più numerosi i casi in cui si registrano tentativi di introdurre nel territorio nazionale e comunitario prodotti che, riportando false diciture traggono in inganno il consumatore sulla qualità e sull’origine del prodotto che, generalmente, presenta caratteristiche al di sotto degli “standard” di qualità garantiti da marchi e brevetti depositati oltre a produrre un effetto distorsivo sul mercato, in termini di concorrenza sleale. Va sottolineato, inoltre, come i prodotti posti in sequestro avrebbero fruttato agli autori del tentativo di frode un prezzo di ricavo, conseguente alla vendita al dettaglio, che oscilla fra i 200.000 ed i 300.000 euro. Il responsabile dell’azienda destinataria delle stesse è stato denunciato per aver messo in circolazione prodotti con segni distintivi atti ad indurre in inganno il compratore sull’origine, provenienza o qualità dell’opera.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino