Panevin giganti e fuori norma vietati: maxi multe per chi fa da sé

Un tradizionale panevin
TREVISO - Tempi duri per i panevin. Almeno nel territorio comunale di Treviso. Sulla tradizionale celebrazione si è abbattuta la scure del sindaco del capoluogo della Marca...

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TREVISO - Tempi duri per i panevin. Almeno nel territorio comunale di Treviso. Sulla tradizionale celebrazione si è abbattuta la scure del sindaco del capoluogo della Marca che si è mosso sulla base della prevenzione e la riduzione dei livelli di concentrazione degli inquinanti nell'aria. Per questo Giovanni Manildo ha fatto divieto di accendere pire all'aperto in particolare nelle zone agricole o nell'ambito di cantieri.

In particolare per quanto riguarda i panevin, potranno essere accesi solo quelli autorizzati entro il 31 dicembre scorso tenendo presente che comunque non potranno superare i 150 centimetri in altezza e i 200 di diametro. L'ordinanza (simili iniziative sono state prese anche dai sindaci di Conegliano e Vittorio Veneto) sottolinea che tutti gli altri sono vietati Spetterà alla polizia municipale vigilare ed eventualmente elevare le contravvenzioni a chi non ottempererà a divieti e norme. E non sarà uno scherzo perchè la sanzione minima è di 75 euro che potranno lievitare a 500 in particolari circostanze. Senza contare le conseguenze non solo pecuniarie qualora l'accensione non costituisca un reato più grave.
Inoltre, per i panevin autorizzati ma risultanti fuori norma (per esempio se viene usato legno verniciato o trattato con solventi o ramaglie con fogliame e aghi che ne aumentano la fumosità) la sanzione stabilita dall'ordinanza è una vera doccia fredda: il minimo da sborsare è di 516 euro che può arrivare al vero e proprio salasso di oltre 3mila euro.
Insomma, se proprio bisogna accendere (qualora preventivamente autorizzati) è meglio avere in tasca righello e compasso e usare legno vergine e secco.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino