Chi li fa e chi li vieta, l'elenco completo dei "panevin" della Befana

Chi li fa e chi li vieta, l'elenco completo dei "panevin" della Befana
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A ognuno le sue regole: sui Panevin i comuni del Veneziano hanno adottato disposizioni diverse. A San Donà, per esempio, divieto assoluto. «Il territorio comunale si trova in zona arancio – spiega il sindaco Andrea Cereser – la qualità dell’aria non lo permette, unica deroga è consentita per due falò pubblici che a suo tempo hanno presentato tutta la documentazione». Dopo due anni di stop ritorna, dunque, giovedì 5 il tradizionale Pan e Vin organizzato dall’associazione nazionale Bersaglieri. Alle 18 la befana incontra i bambini in piazza Indipendenza, a seguire parte la sfilata della fanfare fino alla golena del Piave, con accensione del falò alle 18.30 accompagnato da un piccolo intrattenimento musicale. Altro falò sarà sabato 7 alle 10 a Mussetta di Sopra. 

RIVIERA MIRANESE

Non ci sono ordinanze ma vale la regola secondo la quale “i falò devono essere autorizzati”, con la promessa di controlli delle forze dell’ordine anche in Riviera del Brenta e nel Miranese. A Spinea il falò è in programma come da tradizione a Fornase, in occasione dell’evento “Aspettando la befana” organizzato da “Fornase insieme” che inizierà alle 14.30 di venerdì 6 gennaio in piazzetta. Dopo ritrovo e intrattenimento, l’iniziativa “Se brusa a vecia” inizia alle 17, seguita dalla declamazione del mago. A Santa Maria di Sala si “brusa a vecia” in piazzale della Chiesa, a Caselle, dalle 14.30 con l’iniziativa a cura della parrocchia. A Robegano la piroea paroea è organizzata dall’Avis. Tutti vestiti da befana per il contest, a Camponogara: l’appuntamento è alle 15 in piazza Matteo Vanzan. Dopo La cantastorie, del teatro ragazzi al Dario Fo, seguirà il tradizionale falò. A organizzare l’evento è il Comune in collaborazione con Febo Teatro, Lagunari A.L.T.A. sezione M.Vanzan e il Comitato Solidarietà e Pace A Campagna Lupia torna la festa dei re Magi, dalle 15 a Lughetto, con mercatini, degustazioni di specialità tipiche locali e i quadri biblici che prenderanno vita. Il falò inizia alle 18. L’iniziativa è organizzata dal circolo “Noi Sicomoro” e dalla “Parrocchia di Lughetto”. A Noale, la “piroea paroea” torna dopo un lungo stop.

VENEZIA E LITORALE

A Venezia vietati i “Pan e Vin” privati, autorizzati solo quelli istituzionali. Fino a ieri il bollettino di Arpav indicava l’intera area della Città Metropolitana in allerta 1 “livello arancio” per il contenimento del Pm10 che si attua con 4 giorni consecutivi di superamento del valore limite di 50 microgrammi al metro cubo. Quanto basta per mettere a rischio un po’ ovunque la tradizione dei “pavineri” visto che la combustione potrebbe aumentare la quantità di particelle inquinanti presenti nell’aria. A Cavallino-Treporti, dove la “beroea” è molto più di una tradizione, i falò non mancheranno ma in numero ridotto rispetto al passato. A Jesolo, il Comune ha confermato quello di Jesolo Paese di fronte al palazzo del Municipio e quello allestito a Cortellazzo dal locale comitato. Per quelli privati è invece in corso una valutazione proprio in queste ore. A Mira, il 15 gennaio, è confermata l’accensione dea Piroea sul naviglio del Brenta. A Cavarzere per ora sono tre i falò “Brusavecia” annunciati, in programma tra venerdì 6 e domenica 8 a Rottanova, San Pietro e Boscochiaro.

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Il Gazzettino