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ARCADE (TREVISO) - Niente da fare per il Panevin di Arcade: anche l'appuntamento del prossimo 5 gennaio è destinato a essere cancellato dopo quello di quest'anno. Allo stato attuale le speranze di veder tornare a svettare il fuoco principe della vigilia dell'Epifania nella Marca sono davvero al lumicino, come spiega il sindaco Fabio Gazzabin, che fatica a mettersi l'animo in pace. «Ci siamo trovato qualche giorno fa con gli alpini e il responsabile della sicurezza, ossia il professionista che deve controllare che ci siano tutti i requisiti per fare la manifestazione. Allo stato attuale della legislazione il Panevin viene considerato uno spettacolo e come tale deve rispettare determinati parametri: massimo mille persone sedute. Ci siamo guardati con gli alpini e purtroppo ci siamo detti anche quest'anno salterà».
LA SITUAZIONE
L'unica flebile speranza per salvare l'evento è riposta in un cambiamento della normativa in senso meno restrittivo, ma alla luce della situazione attuale, con i numeri dei contagi che tendono ad aumentare piuttosto che diminuire, e lo spauracchio nelle prossime settimane di un ritorno in zona gialla - dove le restrizioni sarebbero quindi inasprite - tutto lascia pensare che il cartello che campeggia nella piazza davanti alla chiesa con la scritta arrivederci al 5 gennaio 2022 debba essere aggiornato dando appuntamento a tutti nel 2023.
LE PERPLESSITÀ
La legislazione attuale per un evento di grandissimo richiamo come quello di Arcade ne rende praticamente impossibile la realizzazione. «L'afflusso si aggirava sulle settemila persone nel giro di quattro ore - valuta il sindaco - limitarle a mille diventa impossibile da gestire. E come fai a gestire mille persone sedute in piazza? Dobbiamo prendere le prenotazioni? E come si fa poi se ci ritroviamo con tremila persone? Chi è che le manda via? Impossibile. Non possiamo permetterci di rischiare. Gli alpini metteranno comunque il palo e faremo un falò simbolico come l'anno scorso, in forma ristretta, ma nulla di più. A meno che le cose non cambino».
M.G.
Il Gazzettino