La passeggera partita da Tessera: «La pallottola sul volo? Era nel mio bagaglio»

Trasporto di bagagli in aeroporto in una foto d'archivio
MESTRE - Il proiettile c’era, tanto che quando l’ignara passeggera è sbarcata a Colonia, dove l’attendeva il volo per Tunisi dov’era diretta,...

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MESTRE - Il proiettile c’era, tanto che quando l’ignara passeggera è sbarcata a Colonia, dove l’attendeva il volo per Tunisi dov’era diretta, è stata letteralmente bloccata dalla Polizia che l’ha condotta in ufficio per interrogarla. «Volevano sapere perché viaggiavo con un proiettile, ma soprattutto capire come fosse possibile che non se ne fossero accorti in Italia». A parlare è M.L.M., una signora di Tolmezzo che suo malgrado si è trovata coinvolta in una vicenda paradossale: quella del bagaglio imbarcato a Tessera con un proiettile a bordo che non era stato possibile intercettare. Lei stessa considera grave l’accaduto, che le ha causato un bel po’ di grattacapi e un verbale. «Dovevo andare a Tunisi - racconta - e nel bagaglio a mano avevo una trousse con il proiettile».

Una pallottola di fucile inesplosa, residuato di guerra, che la signora, appassionata di arrampicate, aveva trovato vent’anni fa durante un’escursione ai confini con l’Austria e aveva tenuto per ricordo. «Ci ero affezionata, per me era un ricordo, ma ovviamente non volevo portarlo con me in viaggio. Purtroppo a casa lo tenevo in una borsetta uguale a quella che uso per gli effetti personali». A causa di un errore, e forse della fretta per la partenza, nel trolley è finita la borsetta sbagliata. Così la passeggera, del tutto ignara di quanto portava con sè, è passata al controllo bagagli dell’aeroporto e si è imbarcata. Solo dopo essere sbarcata a Colonia è stata fermata. «Devono avere pensato che fossi una terrorista - spiega - ma le autorità di frontiera tedesche erano soprattutto stupefatte che il bagaglio avesse superato i controlli alla partenza senza problemi». Colpa, forse, dello strumento che non consente l’immediata individuazione del contenuto ritenuto sospetto, come ipotizzato nei giorni scorsi quando era emerso il caso. Fatto sta che da Colonia la signora ha dovuto contattare l’ambasciatore italiano e spiegare l’accaduto, mentre il proiettile veniva preso in consegna dalle autorità di frontiera. Solo dopo due ore è stato possibile chiarire la posizione della passeggera che alla fine, dopo essersi vista consegnare un verbale di denuncia dell’accaduto, ha potuto imbarcarsi sul volo per Tunisi che ha atteso due ore, con gli altri passeggeri, per poter partire.

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Il Gazzettino