Mondo della pallacanestro in lutto: Marco Boscolo ucciso a 49 anni da un male incurabile

Due immagini di Marco Boscolo
ROVIGO  - Movimento cestistico polesano, e non solo, in lutto per la scomparsa all'età di 49 anni di Marco Boscolo. L’ex giocatore e architetto...

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ROVIGO  - Movimento cestistico polesano, e non solo, in lutto per la scomparsa all'età di 49 anni di Marco Boscolo. L’ex giocatore e architetto pianificatore, originario di Adria, città da cui si era trasferito dopo la laurea conseguita allo Iuav di Venezia, residente a Rovigo da anni, è stato strappato all'affetto dei suoi cari da un male incurabile. Lascia la mamma Cristina e la compagna Antonella e tanti ex compagni che sono spesso andati a trovarlo durante la malattia.


«Era un grande uomo buono - lo ricorda Carlo Zanforlin, uno dei pionieri della pallacanestro ad Adria - mai disposto a cedere nulla in campo. Un bambino e ragazzo adorabile che nella nostra Geab, degli anni 80, ha lasciato un segno importante». Zanforlin ricorda un episodio. «Io e l'ex presidente prematuramente scomparso Renato Braga, con la mia 127 andammo a Treviso per prendere un tabellone nuovo della palestra, distrutto con una schiacciata di Marco. Anche questo era amore per il basket. Per quei ragazzi si poteva fare, e facevamo, tutto».

OTTIMO RICORDO

«È sempre stato un punto di riferimento in campo e fuori - lo ricorda l'adriese e compagno sui campi Matteo Donà - un grande uomo e persona speciale. Ha lottato contro la malattia, come sempre, come un leone. Sino alla fine. Ciao Bosch». Boscolo viene ricordato anche da Stefano Braga, figlio dell'ex presidente della Geab, Renato, attuale presidente di Alba 2015. «Marco era un amico, anche se ultimamente ci eravamo persi di vista. Aveva iniziato a giocare ad Adria, poi si era trasferito a giocare a Solesino e aveva indossato i colori di diverse squadre, anche nel Ferrarese e a Rovigo. Lo ricordiamo per i primi passi nella Pallacanestro Geab, per il suo sorriso, la sua correttezza, la sportività e l'educazione. La sua bontà d'animo così grande lo ha reso fin da piccolo un esempio per tutti. Il suo pallone si è fermato, così come il battito del nostro cuore, ma siamo certi che da lassù continuerà a tifare per il suo amato basket».
Sino a qualche mese fa lo si vedeva in tribuna al palasport di Rovigo sia per l’A2 femminile che per le giovanili, tanto che in sua memoria ieri l'Under 17 Gold della Rhodigium ha osservato un minuto di silenzio prima della partita contro Argine Vicenza. «La società - scrive il club- si stringe con affetto attorno alla famiglia di Marco, scomparso la notte scorsa. Originario di Adria e cresciuto cestisticamente a Solesino, ha giocato anche a Rovigo. Era amico di molti nella nostra società con i quali ha condiviso momenti di vita e sport nei campi e nei campetti. Le più nostre sentite condoglianze vanno alla famiglia, agli amici ed al Basket Club Solesino».

L’addio verrà dato venerdì alle 10.30 nel santuario della Commenda in piazza Cervi.
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Il Gazzettino