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FELTRE - I contradaioli rispondono bene alle cene di quartiere. Certo non sono i numeri degli anni pre Covid-19, ma quelle di ieri sera sono state cene degne di un Palio, degne di quei XV ducati d'oro che vogliono ripartire. Era il primo giorno di Green pass questo poteva sembrare un problema e invece non lo è stato: «Tutto è andato bene - commenta Tomas Piol, presidente del Santo Stefano - la gente ha capito che con il green pass era possibile passare una bella serata in allegria tutti assieme e si è adeguata». Sulla stessa linea anche uno dei due presidenti del quartiere Duomo, Riccardo Gaio: «L'impegno che il mondo del Palio ha messo nell'organizzare tutto è la dimostrazione che si può fare qualunque cosa in sicurezza. Nonostante le limitazioni siamo pronti grazie a volontà e coraggio». I dati che arrivano dai tamponi eseguiti sui volontari dei quartieri in questi due giorni registrano un tutti negativi che regala tranquillità non solo alla manifestazione, ma anche al territorio feltrino.
I CONTROLLI
Massima sicurezza è la parola d'ordine che viene messa in atto dai quattro quartieri per le cene.
LE CENE
Al Campus Tina Merlin il Castello ha contato circa 150 prenotazioni a cui si sono aggiunti durante la serata altri partecipanti. Il leone offrirà ristoro anche nei prossimi giorni con l'aggiunta di due maxi televisori su cui chi non ha potuto trovare accesso a Prà del Moro potrà assistere alle gare in streaming. Grande organizzazione al Duomo nella sua sede di via Peschiera. È stato fornito un braccialetto identificativo a tutti coloro che hanno superato i controlli per semplificare la sicurezza interna all'area della cena. Bene anche nel numero dei partecipanti che ha superato le 150 presenze alle 20.30. Port'Oria, nel cortile delle scuole elementari Vittorino da Feltre, si è limitata al controllo del green pass seguendo anche tutte le regole del distanziamento sui tavoli (come gli altri quartieri). Buon successo secondo il presidente Davide Riva. Organizzazione di alto livello anche al Santo Stefano, in piazza a Farra, che ha registrato le 150 presenze: «Le regole sono precise - spiega Piol - e purtroppo siamo stati costretti a non a fare entrare un ragazzo che ha fatto il vaccino meno di 15 giorni fa».
Il Gazzettino