Falsi certificati medici per andare in palestra: quattro giovani nei guai

Certificati falsi per andare in palestra
CASTELFRANCO - Volevano risparmiare tempo. E anche denaro. Così hanno falsificato i certificati medici richiesti dalla palestra a cui avevano intenzione di iscriversi. Ma a...

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CASTELFRANCO - Volevano risparmiare tempo. E anche denaro. Così hanno falsificato i certificati medici richiesti dalla palestra a cui avevano intenzione di iscriversi. Ma a quattro giovani aspiranti atleti la scorciatoia illegale è costata una denuncia per falsità materiale commessa da privato. Il raggiro, commesso a inizio luglio in una palestra cittadina, è stato infatti smascherato, sfociando nella denuncia formalizzata venerdì dai carabinieri della stazione locale. Nei guai sono finiti tre giovani donne di 33, 30 e 27 anni e un uomo di 40, tutti residenti nella zona di Castelfranco.

LE ANOMALIE
Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la segretaria della palestra sistemando le pratiche amministrative relative ai rinnovi e alle nuove iscrizioni. Quattro certificati erano diversi dagli altri: il format utilizzato era quello di qualche anno fa. La segretaria, insospettita, ha telefonato al poliambulatorio privato da cui risultava fossero stati emessi i documenti relativi all'idoneità sportiva di queste quattro persone, tutte new entry della struttura a eccezione di una, che aveva chiesto invece il rinnovo dell'abbonamento. Sia in un caso che nell'altro, il certificato medico è un requisito imprescindibile per accedere alla struttura. Nel database del poliambulatorio però non c'era traccia di visite mediche per certificazioni sportive a nome delle persone interessate. Quei quattro insomma la visita non l'avevano mai fatta, eppure i certificato che avevano fornito alla palestra riportavano in calce le firme di due medici. Firme che i sanitari stessi hanno riconosciuto come proprie, pur non avendo mai sottoscritto i certificati.

DOCUMENTI FALSI


A quel punto sono intervenuti i carabinieri, a cui la palestra si è rivolta per fare chiarezza sulla vicenda. Gli accertamenti effettuati dai militari hanno messo a nudo il meccanismo architettato: gli aspiranti utenti della struttura avevano scaricato dal web moduli datati di certificazioni di idoneità sportiva apponendo in calce le firme scannerizzate dei due medici. Et voilà: un falso bello e buono, pronto da servire alla struttura sportiva. I falsari avevano forse sopravvalutato la loro abilità nell'arte della contraffazione. O forse semplicemente speravano che, in mezzo a tanti documenti, nessuno notasse la differenza tra i veri certificati e i loro, che erano fasulli. Invece non è andata così. Sembra inoltre che i quattro abbiano agito in autonomia: soltanto due giovani risulterebbero amiche, mentre tra le altre persone coinvolte non pare ci siano rapporti. Più di qualcuno insomma ha avuto la stessa idea: quella di tentare la scorciatoia per «risparmiare tempo» come ha riferito ai carabinieri uno dei denunciati. Tempo (e denaro) che ora perderanno per difendersi dall'accusa di falsità materiale. Oltre alla seccatura di doversi cercare un'altra palestra visto che quella beffata ne ha sospeso l' iscrizione.
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Il Gazzettino