Chiede un euro per farsi pagare con il bancomat: scoppia il caso

Il titolare di una tabaccheria del centro storico avrebbe preteso la commissione

Chiede un euro per farsi pagare con il bancomat: scoppia il caso
VENEZIA - La commissione pagata a parte? No, non si può. Fa discutere il caso di una tabaccheria veneziana, del centro storico, il cui titolare avrebbe chiesto un euro in...

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VENEZIA - La commissione pagata a parte? No, non si può. Fa discutere il caso di una tabaccheria veneziana, del centro storico, il cui titolare avrebbe chiesto un euro in più a un cliente che chiedeva di pagare una bolletta telefonica tramite il circuito di Lottomatica. Ne scrive il giornale on line Ytaly, spiegando che il tabaccaio avrebbe asserito che la somma richiesta serviva a coprire la commissione a suo carico per la transazione. E aggiungendo che alle rimostranze del cliente, a brutto muso gli replica che la macchina è fuori uso.

È caldissimo, in questi giorni, il tema dei pagamenti digitali, tra limiti massimi di spesa, dovuto per le commissioni, scelte di praticità o abitudine. La categoria, però, si dissocia. È un'iniziativa che non condivido. Il collega non può non sapere che c'è un regolamento interno che vieta di far pagare a parte le commissioni. Quindi davvero non capisco come possa esser successo, spiega il presidente della Fit, Federazione italiana tabaccai di Venezia, Massimiliano Fassini, che raduna circa 800 punti vendita in tutta la provincia. C'è materia per le autorità competenti e per Lottomatica si legge, ancora, on line su Ytaly per intervenire su questo caso e anche altri dello stesso tipo, che purtroppo non sono infrequenti in aree della città con molti passaggi di visitatori, in esercizi dove è possibile acquistare via bancomat biglietti per il vaporetto o altri servizi pubblici per i quali non è contemplata alcuna commissione bancaria.

LE REAZIONI
Mirca Bottazzo è titolare della tabaccheria di piazzale Roma, la porta della città, dove l'afflusso dei clienti è consistente tutto il giorno. A me non risulta che ci siano tabaccai che iniziano a chiedere le commissioni a parte afferma . Si tratta di un'iniziativa personale sbagliata, perché non si può. Ci sono dei pagamenti che devono essere obbligatoriamente in contanti, mi riferisco alle ricariche telefoniche piuttosto che per alcune carte per acquistare in Internet o giocare in rete. In questi casi è lecito non accettare la richiesta di pagamento col bancomat o carte di credito. Ma nel caso della bolletta per un'utenza, come questo, è ammesso l'uno e l'altro metodo, contanti o carta, fermo restando che l'importo incassato viene subito accreditato al destinatario. Chiedere un euro in più per la commissione non è corretto. Resta da capire se quella del tabaccaio in questione sia stata un'iniziativa isolata o ci siano altri rivenditori che si stanno orientando nella stessa direzione.

MARCHE DA BOLLO


«Io per esempio ho deciso di non tenere più i valori bollati spiega Bottazzo . Mi rifiuto di doverli distribuire anche col pagamento a mezzo di carta di credito. L'aggio è risicatissimo. E, pertanto, non potendo rifiutare il pagamento digitale, non tengo più i valori bollati. Mi spiace ma non ci sto, anche se sono in piazzale Roma dove passa tantissima gente e pure a pochi passi dalla cittadella della giustizia».
Alvise Sperandio
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Il Gazzettino