Ferita in Florida, Giulia migliora La mamma: «Non è più in coma»

Ferita in Florida, Giulia migliora La mamma: «Non è più in coma»
PAESE - I medici del Regional hospital di Lakeland in Florida, hanno sciolto la prognosi: Giulia Bottacin, la 26enne di Paese violentemente tamponata una decina di giorni fa a...

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PAESE - I medici del Regional hospital di Lakeland in Florida, hanno sciolto la prognosi: Giulia Bottacin, la 26enne di Paese violentemente tamponata una decina di giorni fa a Orlando non è più in pericolo di vita.




La Tac eseguita ieri ha dato esito favorevole, l’ematoma cerebrale è stato assorbito. Incontenibile la gioia della mamma, Daniela Bernardi che con il marito Valerio e l’altro figlio Alberto avevano raggiunto Giulia appena saputo del terribile schianto.



La ragazza, che si trovava ad Orlando perchè lavora per un resort Disney, era stata trasportata con l’elicottero subito dopo l’incidente e le sue condizioni erano molto gravi: commozione cerebrale, fratture multiple, tanto che i medici non avevano fissato la prognosi inducendo il coma farmacologico. Sono seguiti giorni di angoscia, la vita appesa a un filo, la trepidazione che ha gettato nell’angoscia non solo i familiari, ma tutti quelli che conoscono Giulia. Intanto, quel fisico squassato dall’incidente continuava a lottare nella silenziosa penombra della stanza d’ospedale; qualche giorno fa, la delicata operazione alla spalla per ridurre la frattura, intervento perfettamente riuscito con l’ok a minimi movimenti per la riabilitazione.



Fino alla Tac di ieri che ha restituito il sorriso a tante persone: Giulia rimane in stato di incoscienza e la strada da percorrere sarà lunghissima, «ma adesso il futuro non ci fa paura», commenta commossa Daniela Bernardi. Oggi Giulia verrà trasferita al Florita Hospital, a ovest di Orlando. Al caso di Giulia si erano interessati subito, oltre ai Trevisani e ai Bellunesi nel mondo, anche la Regione che aveva coinvolto il Consolato, mentre la Farnesina aveva ipotizzato di organizzare un volo per farla rientrare in Italia. Una gara di solidarietà che ora consente alla famiglia della ragazza di affrontare le difficoltà economiche e logistiche legate al trasferimento negli States con qualche margine di tranquillità.



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Il Gazzettino