Il figlio 21enne era sparito da luglio, lo cerca da solo e riesce a trovarlo

Il simbolo del rincontrarsi sul sito di Penelope Onlus
LIGNANO SABBIADORO (Udine) - È tornato a casa Marco Rovai il 21enne di Lignano che non dava notizia di sé da fine luglio scorso. Lo ha trovato suo padre che non ha...

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LIGNANO SABBIADORO (Udine) - È tornato a casa Marco Rovai il 21enne di Lignano che non dava notizia di sé da fine luglio scorso. Lo ha trovato suo padre che non ha mai smesso di sperare e che lo ha cercarlo da solo in lungo e in largo fino a che non lo ha trovato, a Vienna, in Austria, e lo ha potuto riabbracciare e riportare a casa, in Friuli.

 
Una storia commovente quella della famiglia di Marco, un ragazzo come tanti di quest’età, solo 21 anni e la voglia di provare l’avventura, per poi rendersi conto che non è semplice stare lontano da casa, senza affetti, senza chi ti ama, senza soldi, in terre che non conosci. Marco se n’era andato via dalla sua abitazione di Lignano, dove vive con la mamma e il papà, alla fine dello scorso mese di luglio. Aveva lasciato un biglietto dove diceva ai genitori di non preoccuparsi, perché aveva trovato l’amore, una ragazza che ricambiava il suo affetto, e che voleva andare a fare il volontario nei paesi dove la gente soffriva per la guerra. Ideali, speranze, la voglia di provare. Ma la mamma e il papà di Marco si sono subito preoccupati per lui e hanno iniziati a cercarlo prima a Lignano, dove sono stari allertati anche i carabinieri, e poi fuori dalla cittadina balneare. Il loro timore? Che potesse star male, che gli potesse succedere qualcosa di brutto, che finisse chissà dove, senza poi riuscire a chiedere aiuto e a scomparire nel nulla per sempre. Anche se maggiorenne, Marco è loro figlio, e non hanno mollato la presa.
 
Lo hanno cercato con l’aiuto dell’associazione Penelope Italia, tramite il referente per il Friuli Venezia Giulia, l’avvocato Stefano Tigani che il padre di Marco vuole ringraziare pubblicamente - insieme al collega Piero Coluccio, legale di Penelope -, per il supporto legale fornito, che è gratuito, e per quello morale, non indifferente in momenti di difficoltà come questi. Grazie quindi dal padre di questo giovane a tutti coloro che gli sono stati accanto, dal luogotente Nerio Loise, comanante della stazione dei carabinieri di Lignano, all’associazione Penelope, una onlus che aiuta e supporta i familiari delle persone scomparse, e che collabora fattivamente da tanti anni con la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto” per rintracciare chi è finito della “terra degli scomparsi”.
 

Il papà di Marco è partito da solo alla ricerca di suo figlio e l’ha trovato. È andato fuori dal Friuli, fuori dell’Italia, e ha raggiunto prima la Slovenia, dove il 21enne aveva passato una notte in un piccolo ostello, e poi da lì in Austria, dove aveva ricevuto notizia che si fosse recato il figlio, sempre più in difficoltà, senza mezzi, soldi e qualcosa da mangiare. Avrebbe potuto “perdersi” ma l’amore di suo padre l’ha salvato. L’incontro all’inizio di questa settimana a Vienna: lì l’abbraccio, le lacrime e il ritorno a casa, dalla madre, commossa. Una storia a lieto fine, questa volta. Non è sempre così, purtroppo. L’associazione Penelope per questo è ufficialmente attiva in Friuli Venezia Giulia dal 9 settembre scorso. Una realtà importante che chiunque può contattare se si trova, improvvisamente, in una condizione di difficoltà come quella che hanno attraversato, per quasi 2 mesi, i genitori di Marco. Info 041.8223958 oppure sul sito internet di Penelope Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino