Mille chilometri sul deserto della Namibia in volo con un aliante

L'aliante con cui tenteranno l'impresa
PADOVA - Una decina di giorni a disposizione per cercare di coprire in un unico volo a bordo di un aliante "Arcus M" biposto mille chilometri sul deserto del Kalahari in Namibia....

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PADOVA - Una decina di giorni a disposizione per cercare di coprire in un unico volo a bordo di un aliante "Arcus M" biposto mille chilometri sul deserto del Kalahari in Namibia. A tentare l'impresa, da sabato a domenica 18, saranno il padovano Manuele Molinari e il vicentino Ugo Raffaelli che ieri, prima della partenza per la spedizione, sono stati ricevuti a palazzo Moroni: il Comune ha infatti patrocinato l'iniziativa al pari di Cenacolo e Panathlon.


Molinari, avvocato cinquantenne, è il fondatore della sezione Volo a vela del Cus Padova (nata nel 2010) ed è campione italiano classe standard. Punto di partenza e di arrivo sarà l'aeroporto Bitterwasser, situato nel deserto a circa 170 chilometri a sud est della capitale namibiana Windhoek. Per ottenere il riconoscimento della federazione aeronautica internazionale il volo dovrà essere effettuato in solitario lungo un percorso dichiarato prima del decollo girando boe virtuali individuate da coordinate geografiche che il pilota può scegliere in base alle previsioni meteorologiche. Dalla quota di partenza a quella di arrivo ci deve essere al massimo una differenza di mille metri.

A fare il classico "in bocca al lupo" ai due piloti è stato l'assessore Cinzia Rampazzo. «Una bella impresa che speriamo di annoverare tra tutte quelle che il Comune ha appoggiato». Poi è stato proprio Molinari a svelare come è arrivato ad avere il patrocinio del Comune per la spedizione. «Quest'anno ho conquistato il titolo italiano volando con il simbolo dei Carraresi e ho pensato che fosse simpatica una partecipazione dell’amministrazione comunale a questa nostra iniziativa, nella quale porterò anche in simbolo del Cus Padova». Prosegue: «La preparazione fisica e psicologica sono molto importanti per completare un volo di mille chilometri senza motore, è come coprire la distanza da Bolzano a Reggio Calabria senza l'ausilio di elementi meccanici. L'impegno è soprattutto fisico perché dobbiamo stare per oltre otto ore dentro alla carlinga dell'aliante, che è paragonabile all'abitacolo di una Formula Uno, quindi anche con difficoltà di concentrazione e soprattutto capacità di leggere il cielo per sfruttare l'energia».


Oltre a tentare di coprire in un unico volo i mille chilometri («Un centinaio di persone al mondo ci sono riuscite, tra queste due-tre italiani» sottolinea Molinari), i due piloti andranno anche alla ricerca del record di velocità. Per seguire l'impresa di Molinari e Raffaelli ci si può collegare al sito www.onlinecontest.org. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino