Terremoto a Padovafiere: via altri 4 manager, Expobici verso Verona

Terremoto a Padovafiere: via altri 4 manager, Expobici verso Verona
PADOVA - Dopo il salone del mobile e quello delle moto, la Fiera di Padova rischia di perdere anche la manifestazione dedicata alla bicicletta, per la quale esisterebbe già un...

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PADOVA - Dopo il salone del mobile e quello delle moto, la Fiera di Padova rischia di perdere anche la manifestazione dedicata alla bicicletta, per la quale esisterebbe già un progetto alla concorrente Fiera di Verona. Il condizionale è d'obbligo, ma (dopo i quattro recenti licenziamenti) adesso le dimissioni da PadovaFiere di Denise Muraro e Patrizia Piu, entrambe impegnate per anni nell'organizzazione di ExpoBici, e Ivana Ruppi, pilastro dell'ufficio stampa e marketing, molto vicina all'ex ad Paolo Coin, non fanno che confermare le voci di corridoio che indicano come prossimo il trasferimento del salone della bici (con "pilota" probabile lo stesso Coin) da Padova all'acerrima nemica Verona.




«C'è effettivamente il progetto di portare ExpoBici nel capoluogo scaligero: per la Fiera di Padova, già fortemente in crisi, sarebbe davvero un brutto colpo». A dirlo è Renzo Fornasiero, responsabile dell'ufficio Export di Cna Padova, letteralmente immerso nel settore della bicicletta da ben 37 anni. «Da tempo immemore, come Cna, organizziamo le fiere per le aziende del comparto, e l'idea del trasferimento del salone padovano a Verona, al momento, disorienta le imprese. Per loro non sarà una scelta facile, ma Verona è vicinissima alla Lombardia, e dunque rappresenta un punto di riferimento importante per le aziende sia venete, che lombarde».



Una realtà, quella della biciletta, che comunque non se la sta passando molto bene: «Anche questo settore è in crisi, soprattutto quando si tratta delle aziende di piccole dimensioni. E sono proprio le piccole imprese che, molto probabilmente, dovranno decidere se partecipare al salone di Padova o a quello di Verona».



Se si concretizzasse l'ipotesi del trasferimento, sarebbe guerra aperta: «Di certo Verona organizzerà la fiera della bici quasi in contemporanea rispetto al calendario padovano - prosegue Fornasiero -. Quando Verona decide di fare qualcosa, lo porta avanti senza tanti problemi, e sarà di certo in sovrapposizione con Padova». Un conflitto che, secondo Fornasiero, non giova alle aziende: «Dovrebbe intervenire la Regione, per far sì che i due enti si mettano d'accordo e cerchino di pensare anche agli imprenditori. Padova, ormai da tempo, è una fiera per il pubblico, mentre è venuto il momento di puntare anche sugli espositori. Altrimenti le grandi fiere internazionali, come quella tedesca, prenderanno il sopravvento completamente».

Da parte sua, sulle tre dimissioni appena ricevute, il nuovo ad di PadovaFiere, Daniele Villa, la prende con filosofia: «Prendo atto di questa decisione, totalmente inaspettata. Un elemento che non ci impedirà di continuare a lavorare e a realizzare i nostri progetti futuri».

Venerdì 31 Ottobre 2014,

Dopo il salone del mobile e quello delle moto, la Fiera di Padova rischia di perdere anche la manifestazione dedicata alla bicicletta, per la quale esisterebbe già un progetto alla concorrente Fiera di Verona. Il condizionale è d'obbligo, ma (dopo i quattro recenti licenziamenti) adesso le dimissioni da PadovaFiere di Denise Muraro e Patrizia Piu, entrambe impegnate per anni nell'organizzazione di ExpoBici, e Ivana Ruppi, pilastro dell'ufficio stampa e marketing, molto vicina all'ex ad Paolo Coin, non fanno che confermare le voci di corridoio che indicano come prossimo il trasferimento del salone della bici (con "pilota" probabile lo stesso Coin) da Padova all'acerrima nemica Verona.



«C'è effettivamente il progetto di portare ExpoBici nel capoluogo scaligero: per la Fiera di Padova, già fortemente in crisi, sarebbe davvero un brutto colpo». A dirlo è Renzo Fornasiero, responsabile dell'ufficio Export di Cna Padova, letteralmente immerso nel settore della bicicletta da ben 37 anni. «Da tempo immemore, come Cna, organizziamo le fiere per le aziende del comparto, e l'idea del trasferimento del salone padovano a Verona, al momento, disorienta le imprese. Per loro non sarà una scelta facile, ma Verona è vicinissima alla Lombardia, e dunque rappresenta un punto di riferimento importante per le aziende sia venete, che lombarde».

Una realtà, quella della biciletta, che comunque non se la sta passando molto bene: «Anche questo settore è in crisi, soprattutto quando si tratta delle aziende di piccole dimensioni. E sono proprio le piccole imprese che, molto probabilmente, dovranno decidere se partecipare al salone di Padova o a quello di Verona».

Se si concretizzasse l'ipotesi del trasferimento, sarebbe guerra aperta: «Di certo Verona organizzerà la fiera della bici quasi in contemporanea rispetto al calendario padovano - prosegue Fornasiero -. Quando Verona decide di fare qualcosa, lo porta avanti senza tanti problemi, e sarà di certo in sovrapposizione con Padova». Un conflitto che, secondo Fornasiero, non giova alle aziende: «Dovrebbe intervenire la Regione, per far sì che i due enti si mettano d'accordo e cerchino di pensare anche agli imprenditori. Padova, ormai da tempo, è una fiera per il pubblico, mentre è venuto il momento di puntare anche sugli espositori. Altrimenti le grandi fiere internazionali, come quella tedesca, prenderanno il sopravvento completamente».



Da parte sua, sulle tre dimissioni appena ricevute, il nuovo ad di PadovaFiere, Daniele Villa, la prende con filosofia: «Prendo atto di questa decisione, totalmente inaspettata. Un elemento che non ci impedirà di continuare a lavorare e a realizzare i nostri progetti futuri». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino