«Il nostro vicolo è invaso da zanzare, mosche, cimici e topi»

«Il nostro vicolo è invaso da zanzare, mosche, cimici e topi»
PADOVA - Plotoni di zanzare, cimici, mosche e topi che infestano 5...

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PADOVA - Plotoni di zanzare, cimici, mosche e topi che infestano 5 mila metri quadrati di superfici incolte e capannoni diroccati, sono l'incubo dei residenti di vicolo Castelfidardo e dintorni. I cittadini del comitato Via Rodi-vicolo Castelfidardo, assieme al consigliere comunale di Libero arbitrio Enrico Turrin, che abita nel rione, denunciano l'invasione di insetti e roditori nell'area da anni in disuso ex Grassetto, situata nel vicolo. «L'area, di proprietà della società Rodi srl, collocata tra vicolo Castelfidardo e via Rodi, versa in stato di degrado assoluto afferma il coordinatore del comitato, Gianpaolo Zen -. Le zanzare continuano a pungere anche in questo periodo autunnale, ed ora che esiste il pericolo della zanzara del Nilo, tenere un sito del genere nell'incuria più totale, con  una distesa di erbacce, sterpaglia e pozzanghere, vuol dire creare l'ambiente ideale per il proliferare di questo ed altri insetti. Auspichiamo che il Comune intervenga urgentemente, per provvedere a una bonifica immediata e pulizia generale dell'area». Anche il consigliere comunale Turrin protesta duramente. «Mi spiace, dopo diversi mesi di denunce e richiami all'amministrazione comunale da parte di opposizione, associazioni e semplici cittadini, doverci nuovamente unire ai ripetuti richiami al decoro e alla salute pubblica, che sembrano continuamente cadere nel vuoto sostiene quest'ultimo -. Nel caso specifico dell'ex Grassetto, all'incuria pubblica si unisce il totale disinteresse privato alla salute dei cittadini che ci abitano». Inoltre, il consigliere ricorda che il sito in questione è interessato dal progetto di edificazione «di un complesso di 11 mila metri cubi di condomini». «Non bastasse l'intenzione di edificare una casermone in un territorio come questo, già ampiamente stressato per tutta una serie di motivi che abbiamo ampiamente denunciato, come la carenza di viabilità, parcheggi e fognature prosegue -. Come ulteriore disagio e rischio per i residenti, l'area privata su cui dovrebbe sorgere il nuovo complesso immobiliare è ridotta in stato di totale incuria, con erbacce incolte, arbusti, talvolta pozzanghere e degrado diffuso: situazioni le quali non fanno altro che enfatizzare il pericolo della proliferazione delle zanzare, già ampiamente esploso in tutta la città». Di qui, l'appello al Comune: «Chiediamo che qualora i proprietari dell'ex Grassetto non provvedessero immediatamente alla corretta tenuta del sito, l'amministrazione, che è prima responsabile della salute pubblica, si attivi direttamente per la bonifica, tramite ufficiale ingiunzione alla ditta. Non è tollerabile conclude - che questo luogo sia totalmente abbandonato agli interessi privati, che da sempre cozzano con quelli dei cittadini che qui abitano».

I.S. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino