PADOVA - I velisti padovani Francesco Salpietro e Mariella Patella, travolti e uccisi dal potente motoscafo del tycoon croato Tomislav Horvatincic, rischiano di trasformarsi da...
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Il processo, fermo da un anno per la malattia della presidente della Corte, il giudice Maja Supe, è ripreso l'altra mattina a Sebenico. Horvatincic e i suoi tre avvocati hanno ottenuto nuove perizie e depositato consulenze della facoltà di Marineria di Fiume e di un esperto di traffico marittimo di Spalato che metterebbero in discussione la ricostruzione dell'incidente.
Il tycoon croato sostiene che, nel momento dell'impatto, era stato colto da una sincope vasovagale. Insomma, era svenuto per alcuni secondi poco prima della collisione. Il motoscafo, al largo dell'isola di Maslinovik, andava a 26 nodi quando si è schiantato contro la banca a vela dei coniugi padovani, che procedeva a una velocità di 4 nodi.
Secondo la difesa di Horvatincic, i velisti non avrebbero reagito correttamente all'imprevisto, facendo girare a destra la loro barca e andando a sbattere contro il fuoribordo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino