Padova Tre, Borile e Chinaglia condannati a 4 anni e 6 mesi per peculato

Padova Tre, arriva la condanna per Borile e Chinaglia
ROVIGO - Un primo filone del crac di Padova Tre si è concluso. Il pubblico ministero Andrea Bigiarini, davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Rovigo, aveva chiesto...

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ROVIGO - Un primo filone del crac di Padova Tre si è concluso. Il pubblico ministero Andrea Bigiarini, davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Rovigo, aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di peculato per Simone Borile e Stefano Chinaglia. Confermata la richiesta del Pm per quanto riguarda l'anno 2013. Dovranno risarcire a Padova Tre 624 mila euro di danni.

Sono cadute invece le accuse di falso materiale, frode nelle pubbliche forniture, emissione di fatture false e false comunicazioni sociali. Per tutti questi reati è stata chiesta l’assoluzione o è già intervenuta la prescrizione. Borile e Chinaglia devono rispondere di peculato perché si sarebbero appropriati della quota del 5% della Tari incassata dagli utenti per un importo di 3.294.952 euro. É una questione controversa su cui si era espressa anche la Cassazione ridimensionando la portata dell’accusa. La Procura non ha però ritenuto di dover modificare l’imputazione derubricandola in truffa come suggerito dalla Suprema Corte.

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Il Gazzettino