Sopralluogo della Regione, si può aprire la Teen zone in Pediatria

La Teen zone di Oncoematologia pediatrica
PADOVA - L’Azienda ospedaliera stenderà un piano della sicurezza, un documento che indica cosa fare in caso di emergenza. Basterà questo per aprire...

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PADOVA - L’Azienda ospedaliera stenderà un piano della sicurezza, un documento che indica cosa fare in caso di emergenza. Basterà questo per aprire ufficialmente la Teen Zone dopo che, ieri mattina, tre funzionari regionali hanno effettuato un sopralluogo nella struttura ludico-ricreativa concepita per lo svago degli adolescenti in terapia nell’adiacente Day hospital della Clinica di Oncoematologia pediatrica. Tutto in regola: sia l’edificio sia le carte che lo descrivono, il cavillo che impediva da quattro mesi a questa parte l’utilizzo della Teen era appunto una pianificazione scritta sulla sicurezza.


IL VERTICE

Il direttore generale Luciano Flor, il direttore sanitario Daniele Donato, la referente per l’area pediatrica Annamaria Saieva, il capo dell’ufficio tecnico Giovanni Spina hanno incontrato la presidente dell’associazione Team for Children Chiara Girello Azzena e, forti anche del buon esito dell’ispezione regionale, hanno trovato una rapidissima soluzione. La Teen Zone aprirà nel giro di una settimana: la cinquantina di teen-agers in terapia chemioterapica potrà quindi entrare e spassarsela, rilassarsi sulle poltrone davanti all’”acquario di Giovanni” (un ragazzino che non c’è più, dono di mamma Barbara), giocare alla playstation, accendere i computer, navigare su internet, ascoltare la musica. Insomma, benché malati, potranno riappropriarsi della propria giovinezza. I ragazzi potranno accedervi anche con le flebo applicate nel Day hospital, fermo restando che dentro la Teen non potranno essere svolte attività sanitarie. Non serviranno integrazioni edilizie, basterà un’integrazione scritta. Tutto è bene, insomma, quello che finisce bene. «Il clima è stato estremamente collaborativo, nell’interesse dei nostri adolescenti. Sono più che soddisfatta - dichiara la presidente Girello Azzena - della collaborazione di tutti i vertici dell’Azienda ospedaliera che si sono rivelati molto disponibili, dimostrando di pensare al bene dei giovani pazienti, mossi da autentica volontà di trovare la soluzione più adatta per non metterli a rischio. Non avevo dubbi che si sarebbe trovata una soluzione, e in tempi rapidi». Il reparto di Oncoematologia pediatrica di Padova ha in cura più di mille tra bambini e ragazzi. Negli ultimi quattro anni sono stati oltre trecento i nuovi pazienti, il 30% composto da teen-agers.
Federica Cappellato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino