La prostituta al Tar: «Sono una ditta dovete togliere subito quei divieti»

La prostituta al Tar: «Sono una ditta dovete togliere subito quei divieti»
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PADOVA - Sono 206 i verbali elevati a prostitute trovate dai vigili sulla strada e 9 quelli ai clienti dall'entrata in vigore dell'ordinanza del 27 febbraio scorso: su 206 sanzioni solo due hanno versato i 500 euro della multa e un solo cliente. Nessuno dei multati si è rivolto al Giudice di Pace per contestare la sanzione, ma l'ordinanza del sindaco Bitonci è stata impugnata da una prostituta che si è rivolta al Tar. «Una presunta professionista ha ottenuto l'udienza per il 24 giugno - spiega l'assessore Matteo Cavatton - sostiene che il sindaco non possa regolamentare il fenomeno e che un tale provvedimento metta in essere una disparità di trattamento per le lucciole che esercitano a Padova». La ricorrente infine si appellerebbe anche all'articolo 41 della Costituzione che tutela l'iniziativa economica privata. Cavatton ricorda che l'ordinanza antiprostituzione, tra l'altro già adottata dal precedente sindaco Flavio Zanonato, è supportata anche dalla legge 689 del 1981.




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Il Gazzettino