Senza cellulare per una settimana gita a Gardaland per chi resisterà

Il sindaco di Vigonza Nunzio Tacchetto
PADOVA  - Senza cellulare per una settimana. Impresa impossibile? Non per gli studenti di Vigonza, nel Padovano che, su proposta del sindaco, hanno accettato la sfida e...

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PADOVA  - Senza cellulare per una settimana. Impresa impossibile? Non per gli studenti di Vigonza, nel Padovano che, su proposta del sindaco, hanno accettato la sfida e consegnato i loro telefonini. Per chi "resisterà" per il tempo prestabilito e si "disintossicherà", il Comune ha messo in palio una gita al parco divertimenti di Gardaland. E non si aspettava una risposta così vivace e un numero così consistente di adesioni Nunzio Tacchetto, anche se ci sperava. Di fronte ai 58 studenti che hanno deciso di astenersi dall'uso del cellulare, il sindaco è rimasto meravigliato.  Ieri mattina è stata completata la raccolta dei telefonini che i ragazzi delle scuole medie comunali hanno affidato al primo cittadino. Diciannove gli studenti della sede staccata della scuola media di Codiverno (che conta 142 iscritti), soprattutto delle classi seconde, che parteciperanno al concorso "Spegni il cellulare e prova a parlare" lanciato alcune settimane fa. Sommati ai 39 cellulari ritirati lunedì, nella sede centrale della Don Milani di Vigonza (che di studenti ne ha 382), in tutto sono appunto 58 i ragazzi che hanno detto "sì" alla proposta. A questi si sommano anche i quattro giovanissimi che hanno ammesso di non possedere ancora il cellulare ma di voler comunque partecipare al concorso.


«È stata una vera sorpresa - dice il sindaco - non credevo in un numero così elevato. Un ottimo risultato. Non ero davvero convinto che avrebbero accettato la sfida. Mi auguro che in questi giorni riscoprano il piacere di comunicare tra loro in modo naturale e spontaneo».
I cellulari sono stati chiusi in buste sigillate, siglate con i nomi dei ragazzi e dei loro genitori e depositate in uno scatolone in Municipio. Verranno riconsegnati tra sette giorni. 
«Io ho dato il cellulare che ho ricevuto per la cresima poche settimane fa -racconta Filippo- e voglio vedere come riesco a stare senza per una settimana». «Mi è piaciuta la sfida, innanzitutto perchè si va a Gardaland, ma anche perchè vogliamo metterci alla prova e vedere se davvero siamo così dipendenti dal telefonino», interviene il compagno di classe Thomas. Da un gruppetto di tre alunne si fa avanti Caterina: «Appena saputo del concorso ho deciso di partecipare e di vedere come si vive senza cellulari.(((levoratol))) I miei genitori sono d'accordo e hanno accolto con piacere questa iniziativa».
Ci sono stati anche casi di ripensamenti all'ultimo minuto: «Io volevo consegnarlo ma poi ci ho pensato bene e mi sono detto che io una settimana non ce la faccio senza cellulare», rivela Silvia. Marco, che è in terza, ammette: «Non posso stare senza. Il telefonino mi serve per studiare e per fare ricerche».

Ci sono state anche critiche verso l'iniziativa, giudicata da qualcuno l'ennesima sparata per strappare consensi. Certo è che il concorso è piaciuto alla maggior parte dei genitori e agli insegnanti della scuola. «La trovo un'iniziativa assolutamente lodevole -ha commentato Federica Di Maria, responsabile del plesso di Codiverno- educativa e soprattutto di responsabilità per i nostri studenti, e sono orgogliosa della risposta data». Al suono della campanella, i ragazzi sono rientrati in classe e il sindaco se n'è andato con lo scatolone di cellulari. Alcuni studenti, vedendolo uscire da scuola, hanno inscenato ironicamente un finto pianto di disperazione, accennando un saluto al loro telefonino: «Ciao, ci vediamo tra una settimana».(((levoratol)))  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino