PADOVA - «Nessuno può uccidere in nome di Allah. Quanto accaduto in Francia è stato fatto nel suo nome, ma mai ha chiesto vendetta. È stato ferito alla Mecca, però quando...
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«È un giorno di lutto per i morti di Parigi ma anche l'Islam è stato colpito profondamente - ha continuato Taoufik, somalo - è questo che dobbiamo capire e chiediamo perdono ad Allah». Al termine della preghiera è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime parigine. «Il nostro cordoglio va alle famiglie, nessuno ha diritto di uccidere gratuitamente. Ci dissociamo dalle vignette offensive di Charlie, ma non per questo si uccide - afferma Taoufik - Sappiamo che ci sono strumentalizzazioni politiche ma non ci interessano».
Fedeli in preghiera anche alla moschea Al Nuur di via Pontevigodarzere. «Condanniamo l'attentato di Parigi e credo sia normale per chiunque condannare questa delinquenza», ha commentato il responsabile Jabal Moustafa. In via Jacopo da Montagnana all'Arcella, c'è invece il Centro Islamico Bangladesh ma che accoglie musulmani di tutte le nazionalità.
La giunta Bitonci. «Da tempo chiediamo che si parli italiano durante i sermoni - ha detto l’assessore comunale Marina Buffoni, espondente di Fratelli d’Italia -. Inoltre chiediamo che l'Imam più autorevole in Italia dia un'interpretazione univoca del Corano. Infine chiediamo chiarezza sui fondi che arrivano in Italia dal Qatar per le moschee, nazione che finanzia il fondamentalismo».
Il Gazzettino