Morto in gita, altra classe del Nievo sotto torchio: dai pm anche la 5. F

Domenico, 19 anni
PADOVA - Quel volo dal quinto piano dell’hotel Leonardo da Vinci di Milano è ancora avvolto nel mistero. La morte del liceale padovano di 19 anni Domenico Maurantonio è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - Quel volo dal quinto piano dell’hotel Leonardo da Vinci di Milano è ancora avvolto nel mistero. La morte del liceale padovano di 19 anni Domenico Maurantonio è diventata un giallo, perché sono passate due settimane dalla tragedia e gli inquirenti non hanno ancora idea di cosa sia accaduto.




Le uniche certezze, al momento, sono che Domenico è stato trovato privo di vita la mattina del 10 maggio intorno alle 8 da un imbianchino vicino alla scala a chiocciola esterna dell’albergo. Accanto al corpo del 19enne c’era la biancheria intima. Non l'aveva addosso. E poi gli esami tossicologici hanno riscontrato la poca presenza di alcol nel sangue e nessuna traccia di lassativo, come invece si sospettava. Domenico aveva bevuto un paio di birre non di più. Non era ubriaco. E forse non stava nemmeno male.



Venerdì, nel più assoluto riserbo, la Squadra mobile meneghina ha tenuto sotto torchio a Milano ancora i compagni di classe di Domenico, ma nulla. Non è uscito nessun dettaglio utile alle indagini. Così la procura milanese ha chiesto anche l’intervento della Mobile di Padova e in settimana verranno sentiti 10 ragazzi della 5F sempre del liceo scientifico Nievo come Domenico e anche loro in gita a Milano per visitare i padiglioni dell’Expo. È possibile che questi studenti abbiano visto o sentito qualcosa.



Appare infatti impossibile agli inquirenti che nessuno si sia accorto di un corridoio, quello al quinto piano dell’albergo dove c’era la camera di Domenico, cosparso di feci. Ed è ancora più incredibile che i due diciottenni compagni di stanza di Domenico, la mattina del 10 maggio siano usciti dalla camera non vedendo gli escrementi e non sentendo alcun tanfo, scendendo invece come se nulla fosse a fare colazione. E solo nel grande salone al piano terra dell’hotel si sarebbero resi conto della mancanza di Domenico. A un professore avrebbero detto: «Domenico non è venuto a colazione e non c’è neppure in stanza». E perché non dire al docente di un intero corridoio pieno di feci? E poi un corpo che precipita dal quinto piano all’impatto con l’asfalto produce rumore. Nessuno ha udito?

Tutte domande a cui non sono state fornite risposte sufficienti agli investigatori. Tuttavia la polizia scientifica ha raccolto campioni di tutte le tracce di escrementi trovati nel corridoio dell’hotel e adesso saranno messe a confronto con i Dna degli studenti presenti quella domenica mattina proprio al quinto piano dell’albergo. Quelle feci potrebbero non essere solo di Domenico.


Intanto i dirigenti scolastici di Padova e provincia hanno prodotto un documento di solidarietà nei confronti della famiglia di Domenico e della preside del liceo scientifico Nievo. "I dirigenti scolastici esprimono la loro vicinanza alla famiglia di Domenico Maurantonio, colpita in modo tragico negli affetti più cari con un abbraccio silenzioso e discreto e la più sincera ed affettuosa solidarietà al liceo Nievo nelle persone della dirigente scolastica Maria Grazia Rubini, dei suoi collaboratori, degli insegnanti e degli studenti. Desideriamo essere vicini alla nostra collega, sostenendola nel suo difficile (ora difficilissimo) ruolo di garante, guida, punto di riferimento del liceo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino