PADOVA - La giovane "combattente" Meriem Rehaily è stata condannata a 4 anni per essere entrata nelle fila dello Stato islamico. Per il giudice monocratico di...
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Una sentenza pronunciata davanti a un banco degli imputati vuoto. Da quel luglio di due anni fa, Meriem non è più tornata a casa. E l'ultimo contatto con i familiari risale ormai al novembre dell'anno scorso, quando la ragazza si diceva pentita della sua scelta, terrorizzata dalla guerra, ma nell'impossibilità di lasciare Raqqua.
Nelle precedenti udienze il pubblico ministero Francesca Crupi aveva chiesto la condanna della giovane donna a 5 anni. Per la rappresentante dell'antiterrorismo c'erano le prove dell'ingresso di Meriem nell'Isis. Al contrario il suo difensore, l'avvocato Andrea Niero, aveva chiesto l'assoluzione, sostenendo che non c'erano prove dell'arruolamento.
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Il Gazzettino