Isabella, il fratello Paolo: «Ho cercato anche nei tombini, il suo corpo non è in questa casa»

Paolo Noventa, il fratello di Isabella la donna che è stata uccisa, all'interno della villetta dove viveva la donna
PADOVA -  La resa non è nel suo carattere. Paolo Noventa, fratello di Isabella, prosegue nelle ricerche del corpo. All’inizio dell’anno il Tribunale, come...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA -  La resa non è nel suo carattere. Paolo Noventa, fratello di Isabella, prosegue nelle ricerche del corpo. All’inizio dell’anno il Tribunale, come risarcimento danni, gli aveva assegnato la villa di Freddy Sorgato.


Poi con il dissequestro probatorio dell’immobile, avvenuto alla fine di marzo, Paolo è entrato fisicamente in possesso della casa e l’ha passato al setaccio convinto di trovare il cadavere della sua amata sorella. «La speranza è sempre viva e non voglio arrendermi» ha dichiarato. E così nei giorni scorsi ha cercato anche nei tombini tutti attorno all’abitazione di via Sabbioni 11 a Noventa Padovana.


LE RICERCHE

«So per certo quanto la Squadra mobile abbia lavorato perfettamente a questo caso - ha ripreso Noventa -, ma come ho sempre dichiarato appena sono entrato in possesso della villa ho cercato ovunque il corpo di Isabella. È così ho guardato anche nei tombini attorno all’abitazione, certo non ho trovato nulla. Ho anche passato al setaccio il giardino e i campi attigui all’edificio, ma non ho notato nulla di strano. Per cui non mi sono messo a scavare». Insomma, di Isabella in quella villa non c’è traccia. E del resto gli stessi inquirenti con la polizia scientifica, non hanno mai neppure trovato il Dna della segretaria di Albignasego nelle stanze di quella abitazione vicino all’argine del Piovego e a pochi passi dal fiume Brenta. L’unico segno del passaggio di Isabella, è la sua fotografia trovata da Paolo sopra la scrivania che fu di Freddy Sorgato. 
«Ho controllato anche l’interno della villa - ha sottolineato Paolo - ma non ho trovato stanze segrete o altre situazioni anomale. Insomma adesso, sono certo che il corpo di mia sorella non è stato occultato in questa proprietà». Paolo Noventa ora è convinto di quanto già riportato negli atti di indagine e in quelli processuali. «Freddy e la sorella Debora - ha detto - hanno fatto sparire il cadavere di Isabella in venti minuti, allontanandosi in auto dalla Villa. È in quel lasso temporale che hanno nascosto il corpo. Ma sapere dove è impossibile, gli inquirenti ci hanno provato in tutti i modi ma senza risultato».


LA VENDITA

Paolo, affiancato dall’avvocato Stefania Lazzaro, ha sempre dichiarato di voler vendere il prima possibile la casa, ma attualmente deve prima risolvere una serie di problemi. «Per metterla in vendita - ha spiegato - è necessario sistemarla. Ad esempio devo fare abbattere la pompeiana edificata da Freddy perchè è abusiva. E poi bisogna tagliare l’erba alta del giardino e anche la siepe. Per il resto la villa si è conservata bene, pur rimanendo chiusa per cinque anni». Paolo Noventa, nonostante parli del luogo dove è stata massacrata a colpi di martello sulla testa la sorella, si è concesso una battuta: «L’abitazione ora che è stata svuotata di tutti i mobili, è più bella. Era arredata veramente male». Se la Cassazione ha messo la parola fine al delitto Noventa, per Paolo non è ancora finita. Oltre a proseguire nelle ricerche del corpo della sorella, il prossimo 17 di giugno potrebbe presentarsi a palazzo di giustizia a Padova per vedere ancora una volta negli occhi Freddy Sorgato. 


L’autotrasportatore, in carcere dal 16 febbraio del 2016, è imputato per avere detenuto illegalmente un arsenale. Tra cui le due famose pistole riconducibili a lui e a sua sorella, con quest’ultima già uscita di scena con un patteggiamento a un anno. Nell’occasione Freddy, avrà la possibilità di rilasciare dichiarazioni spontanee davanti ai giudici del Tribunale collegiale. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino