I tredici scalini della discordia tra proteste e blitz della polizia

La Gran Guardia
PADOVA - Tre controlli notturni nel giro di una settimana. Sessanta studenti Erasmus allontanati l’altro sabato perché troppo chiassosi, altri controllati mentre...

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PADOVA - Tre controlli notturni nel giro di una settimana. Sessanta studenti Erasmus allontanati l’altro sabato perché troppo chiassosi, altri controllati mentre piazza dei Signori si gode la serata. È l’estate 2018 della Gran Guardia di Padova, un’estate che si annuncia tribolata perché il palazzo concluso da Giovanni Maria Falconetto nel 1553, ma soprattutto le sue scalinate, sono il posto prescelto da turisti, gruppi di amici, ragazzi che arrivano in piazza, non si siedono ai bar, ma dagli zaini estraggono birre e bottiglie di alcol e lì danno vita alla loro serata. Con bonghi, percussioni e chitarre a dare la cornice. E c’era stato anche chi (l’ex sindaco Bitonci) nel 2015 pensò di recintare quei gradoni per preservarli dall’incuria. Tredici scalini presi d’assalto a qualsiasi ora da due popoli tanto simili quanto diversi.


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Il Gazzettino