ALTA PADOVANA - Nonostante le evidenze degli esami clinici ed una prognosi importante, 60 giorni, ha continuato a coprire il proprio fidanzato dicendo di essere caduta dalle...
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Ma le condizioni cliniche riscontrare dai sanitari, non erano assolutamente compatibili nè giustificabili, con una caduta per quanto può essere grave uno scivolone dalle scale. Accanto ai segni esteriori e a quanto via via emerso dagli esami clinici specifici, anche lo stato psicofisico della donna era fortemente alterato. Assolutamente non giustificabile con la paura della caduta, ma per una situazione ben più grave. Così oltre a contusioni ed ecchimosi, le sono state riscontrate la rottura di tibia e perone. In pratica aveva una gamba rotta. La prognosi per la guarigione è stata indicata in 60 giorni. Ovviamente la malcapitata è stata trattenuta in osservazione, ed è qui che è cominciato un attento lavoro psicologico del personale che ha portato al racconto di quello che alla fine è stato un vero e proprio calvario. Il personale dell’Arma allertato dai sanitari, ha raccolto la testimonianza della signora ed ha rintracciato il compagno sentendo la sua versione dei fatti. Ovviamente non gli è stato detto che sapevano tutto, ma poi messo alle strette, ha ricostruito la dinamica. Domenica sera la coppia era stata in un bar per poi raggiungere in un secondo momento, l’abitazione di alcuni amici. Qui tutti avevano bevuto parecchio e, rientrati a casa, tra i due è scoppiata una lite sempre più violenta. Ad un certo punto il marocchino ha scaraventato la donna, dopo averla colpita più volte, giù dalle scale di casa. Stando ai primi accertamenti non era la prima volta che tra i due avvengono fatti del genere. Certamente non di questa gravita, ma è ogni forma di violenza da condannare. L’uomo è stato denunciato per lesioni aggravate. Ma molto probabilmente è solo l’inizio. I carabinieri vogliono vederci chiaro per ricostruire tutto il quadro del rapporto di coppia, quindi da quando i maltrattamenti andassero avanti e la loro entità. Non sono quindi da escludere ulteriori misure adottate dalla magistratura per salvaguardare la signora. Senza arrivare a situazioni serie come in questo caso, si invita a rivolgersi subito alle forze dell’ordine e al numero verde di assistenza gratuito 800.814681.
Michelangelo Cecchetto Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino