Culturista uomo immagine spacciava anabolizzanti in palestra

Culturista uomo immagine spacciava anabolizzanti in palestra
CARMIGNANO - Doveva essere un normale controllo stradale. Il nervosismo del conducente ha però insospettito i carabinieri di Carmignano che hanno deciso di procedere alla...

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CARMIGNANO - Doveva essere un normale controllo stradale. Il nervosismo del conducente ha però insospettito i carabinieri di Carmignano che hanno deciso di procedere alla perquisizione della vettura. Nel bagagliaio era stata nascosta una borsa termica zeppa di anabolizzanti e di sostanze coprenti, cioè quei medicinali che aiutano a superare indenni i controlli antidoping.




Un trentacinquenne di Postioma, nel trevigiano, è finito in manette su disposizione del pubblico ministero Benedetto Roberti, che sta coordinando l’indagine. L’arresto è stato poi convalidato dal gip Margherita Brunello che ha disposto nei confronti dell’indagato l’obbligo di dimora nel territorio comunale di Postioma. Il trentacinquenne, difeso dall’avvocato Davide Favotto, ha provato a minimizzare nel corso dell’interrogatorio davanti al gip. Si è difeso sostenendo che si trattava di una cessione sporadica.



Body builder noto nell’ambiente dei culturisti e uomo immagine di numerose discoteche del padovano e del trevigiano, il trentacinquenne è in realtà sospettato di essere al centro di un vasto traffico di sostanze dopanti, in particolare ormoni maschili e femminili, che si svilupperebbe in particolare in alcune palestre per culturisti della Marca. Gli anabolizzanti sequestrati dai carabinieri avevano un valore sul mercato vicino ai cinquemila euro. Il body builder si stava recando a consegnarli all’acquirente fuori regione. Attraverso il suo cellulare, gli investigatori dell’Arma sono risaliti al destinatario delle sostanze dopanti. Rapidamente individuato, quest’ultimo ha confermato la circostanza.



Era lui ad attendere la consegna delle sostanze anabolizzanti. Dall'arresto del body builder l’inchiesta avrebbe fatto importanti passi in avanti. Perchè i carabinieri hanno esaminato nel dettaglio il traffico telefonico sul cellulare sequestrato al culturista. Sono spuntati fuori numerosi collegamenti con pesisti e culturisti che si rifornirebbero abitualmente di anabolizzanti dal trentacinquenne. Sarebbero una ventina gli acquirenti di sostanze dopanti finiti sul registro degli indagati. Stanno emergendo i contorni di un vasto traffico di medicinali proibiti che coinvolgerebbe più regioni del Nord. Nel frattempo il legale del trentacinquenne ha chiesto al gip il dissequestro della borsa termica con i prodotti dopanti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino