PADOVA Bilancio positivo per il mercato residenziale di Padova nel 2018, che segna un aumento del 12,5% delle compravendite, arrivando a 10.406 transazioni in tutta la provincia....
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IL FOCUS
Il report suddivide l’intero territorio comunale, costituito da 102 comuni, in sette macroaree per vicinanza e caratteristiche. Per quanto riguarda le compravendite si contraddistingue la regione nord occidentale (che va da Campodarsego, a Villa del Conte fino a Trebaseleghe) con +22,5% seguita dal capoluogo padovano con un +17,2%. Le quotazioni medie, rispetto al 2017, continuano a registrare ribassi in tutte le macroaree. Ciò significa che l’incremento del numero delle compravendite, non è accompagnato dall’aumento dei valori immobiliari. «Si vende di più, ma a prezzi più bassi – spiega la presidente Mamprin – Si assiste ad una discesa del prezzo in particolare per l’immobile datato. A Padova città e prima cintura sappiamo benissimo che le nuove costruzioni sono molto ridotte. Chi si sposta nei paesi limitrofi, invece, in genere cerca una casa nuova e con una classe energetica alta. Parliamo di A3 o A4, edifici che rispecchiano tutti i requisiti previsti dalla normativa. Dove c’è la cura di ogni particolare: dai pannelli fotovoltaici, al riscaldamento a pavimento». Il picco negativo sui valori del 2018 è stato rilevato nella Bassa Padovana con -2,99% con una quotazione media pari a 1.026 euro al metro quadro, appena dietro i Colli Euganei con -2,98% con una quotazione media pari a 1.165 euro al metro quadrato. Entrambi i decrementi risultano superiori alla media provinciale che è di -1.76% con quotazione pari a 1.255 euro.
LE ZONE
Come registrato nell’anno passato, nel Comune di Padova sono i quartieri più popolati a registrare il maggior numero di compravendite. Arcella e Mortise in vetta con 371 transazioni, seguiti a brevissima distanza dai quartieri Bassanello, Guizza, Voltabarozzo, con 364 transazioni e da quelli appartenenti alla zona semicentrale Madonna Pellegrina, S. Rita, Nazareth e Sant’Osvaldo con 359 transazioni. «Le zone più richieste – aggiunge Mamprin – sono Città Giardino, Pontecorvo, Sacra Famiglia. Ci sono edifici datatati, ma si sta bene. I prezzi sono in caduta ancora a Brusegna e all’Arcella. Particolare il caso dell’Arcella dove il valore dell’immobile scende dell’1,7% rispetto all’anno precedente, 1.269 euro al metro quadro, ma il numero di transazioni è alto». La quotazione media comunale si attesta in 1.683 euro al metro quadro dove si sono registrate 3.242 transazioni. Il centro storico spunta le quotazioni medie più alte rispettivamente con 3.158 euro (entro Riviere e via XX Settembre) e 2.706 euro (dal Carmine a Santa Sofia).
LA PROFESSIONE
Fiaip è la principale associazione di categoria del settore riconosciuta dalla Comunità Europea, con 10.106 agenti immobiliari, 500 consulenti del credito, 15.200 agenzie immobiliari, e più di 45mila operatori (tra agenti immobiliari, turistici, consulenti del credito, promotori immobiliari, amministratori e gestori di beni immobili). Con 20 sedi regionali e 105 collegi provinciali e interprovinciali, rappresenta per gli associati un punto di riferimento per la formazione. «Abbiamo certificato le nostre competenze, nonostante il vuoto normativo – conclude la presidente – UnaFiaip è un modello che indica come svolgere l’attività di agente immobiliare in maniera professionale e trasparente».
Elisa Fais Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino