Ci proteggono ma vivono in un canile: ​«Date una casa ai sette cani poliziotto»

Ci proteggono ma vivono in un canile: «Date una casa ai sette cani poliziotto»
PADOVA - I sette Rex padovani cercano casa. Gli agenti a quattro zampe della polizia al momento sono in un canile piccolo e poco confortevole così Luca Capalbo, segretario...

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PADOVA - I sette Rex padovani cercano casa. Gli agenti a quattro zampe della polizia al momento sono in un canile piccolo e poco confortevole così Luca Capalbo, segretario regionale dell'Fsp Veneto, lancia l'appello alle istituzioni.  «La città di Padova - esordisce il sindacalista - ha il privilegio, a differenza di molte altre città del Veneto, di essere protetta da 7 poliziotti a quattro zampe che garantiscono ai cittadini protezione e sicurezza collaborando in modo determinante a indagini ed operazioni di Polizia. Vi siete mai chiesti dove abitano? La Polizia di Stato possiede da tempo un canile apposito al II Reparto Mobile, in piena zona residenziale molto centrale, il quale ha generato, con il passare degli anni, alcune criticità». I problemi sono di varia natura: «In primo luogo, è un disagio per le case adiacenti al punto che i cittadini del quartiere hanno ripetutamente presentato delle rimostranze alla  Questura e si sono organizzati in un comitato per perorare in modo organizzato la loro causa. In secondo luogo, la struttura sorge in un complesso che vede la presenza di molte altre specialità della Polizia e gli spazi si limitano per cause di forza maggiore allo stretto necessario richiesto normativamente per la attività attuale: questo impedisce qualunque ampliamento finalizzato a potenziare la squadra di cani poliziotto o a diversificare la specializzazione comprendendo abilità canine che ora non sono presenti in città. Inoltre, la Polizia, in periodi di ristrettezze, non può destinare risorse alla realizzazione autonoma di una nuova struttura».


LA SOLUZIONE

Come si può risolvere questo problema? «Nella precedente legislatura - ricorda Capalbo - l'amministrazione comunale cittadina aveva proposto una soluzione funzionale e adatta alle nuove esigenze della città, unendo le necessità delle unità cinofile della Polizia Locale a quelle della Polizia di Stato, pianificando la realizzazione di una struttura comune, all'avanguardia, perfetta per risolvere tutte le attuali problematiche e ideale per una proficua collaborazione quotidiana a favore dei cittadini». Al momento però il progetto è finito in un cassetto. Per questo il segretario si domanda: «Può una città come Padova rischiare di privarsi della amicizia e della protezione dei poliziotti a quattro zampe? Il sindaco considera prioritaria la sicurezza della città? Questo oggi passa per forza dal fornire una nuova, confortevole e funzionale casa ai nostri Commissari Rex. Speriamo che Giordani raccolga il nostro stimolo e restiamo a disposizione per un eventuale confronto diretto per affrontare una questione che riguarda tutta la città». 
M.Lucc. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino