Via libera al piano, Busitalia fino al 2029

Via libera al piano, Busitalia fino al 2029
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PADOVA Un altro passo in avanti, il più importante. Busitalia tiene saldamente le mani sul trasporto pubblico di Padova e provincia, che gestisce da quattro anni e si prepara a governare per i prossimi nove. Ieri pomeriggio la commissione tecnica si è riunita nella sede della Provincia, l'ente che ha indetto la gara europea da oltre 350 milioni, dando di fatto il via libera alla società partecipata dal Comune e controllata da Ferrovie dello Stato. Ora per l'aggiudicazione definitiva manca l'ultimo passaggio, quello dei controlli antimafia e anticorruzione previsti dal Codice Appalti. Il passo più atteso, però, era quello di ieri. La commissione ha valutato positivamente il piano economico-finanziario, giudicato solido e sostenibile. Tradotto: Busitalia, numeri alla mano, è ritenuta in grado di  mantenere gli impegni scritti nella propria proposta, migliorando l'attuale servizio con nuovi mezzi e forti investimenti in campo tecnologico. I padovani, quindi, continueranno ad avere a che fare con la stessa società che si è occupata del servizio bus e tram dal 2015 ad oggi. 

LA GRADUATORIASulla carta era una gara Europea, ma alla fine è stata una sfida giocata in casa tra Veneto ed Emilia Romagna. Lo scorso luglio erano state rese pubbliche le valutazioni delle offerte presentate dalle due concorrenti in gara, Busitalia Veneto (società nata dalla fusione di Aps con Busitalia-Sita Nord) e l'emiliana TPer (nata dalle basi della ex Atc, la società di trasporto pubblico di Bologna). Sommando i canoni dell'offerta tecnica e quelli dell'offerta economica, la prima aveva ottenuto un punteggio di 100 su 100, mentre la concorrente si era fermata a 56. Busitalia aveva preso 70 punti nell'offerta tecnica (il massimo) e TPer 46,8. Per l'offerta economica, invece, la società vincitrice aveva offerto un ribasso dell'8 per cento al posto dell'1 per cento di Tper. Per cui su questo versante Tper ha preso 6 punti e Busitalia 30 (di nuovo il massimo). 
Se l'aggiudicazione non è ancora avvenuta, però, è perché mancavano appunto altri due passaggi: quello di ieri, per verificare se la proposta di Busitalia era economicamente fattibile, e quello previsto nelle prossime settimane con l'accertamento giuridico. Validato il punteggio e confermata la graduatoria, ora siamo in dirittura d'arrivo. Per quanto riguarda i tempi, è probabile che l'aggiudicazione definitiva avvenga a cavallo tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020. Seguirà poi la firma del contratto. Se non ci saranno ricorsi al Tar il nuovo servizio potrà entrare in vigore a giugno quando scatterà il nuovo orario estivo. 
I DOVERISono molti i doveri del gestore previsti dal bando, a partire dal rinnovamento del parco mezzi. La gara prevede un'anzianità massima di 15 anni e una media di 9 anni. Guardando ai mezzi attuali, 255 dovranno essere sostituiti. Alla fine, però, si potrebbe arrivare a quasi 300. Il nuovo servizio prevede un parco di 501 autobus, di cui 234 urbani e 267 extraurbani. I concessionari dovranno garantire i collegamenti con le scuole e con l'aeroporto di Venezia, riorganizzare la linea 7 ed elaborare un progetto per riorganizzare la Este-Schiavonia (per l'ospedale). Busitalia sarà chiamata anche a migliorare la sicurezza degli utenti in attesa alle fermate e favorire quelli con una ridotta capacità motoria. Undici Comuni hanno chiesto inoltre interventi di potenziamento delle linee. 

I COSTILa concessione avrà la durata di nove anni e potrà essere prorogata salendo ad unici. L'importo totale del bando è di 353 milioni e 583 mila euro. Questi soldi sono il corrispettivo che versa la Regione annualmente per sostenere almeno il 65 per cento dei costi del trasporto pubblico. A questi però dovrà aggiungersi l'incasso dei biglietti. Dopo mesi di polemiche legate agli incidenti e ai guasti tecnici del tram, con la Procura che ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti e lesioni stradali colpose, Busitalia blinda la propria posizione con una nuova importante concessione. «Ben venga questa continuità, se ci sarà il tanto atteso rinnovo dei mezzi - commenta Fabio Bigon, autista e sindacalista di Ugl -. Soprattutto nell'extraurbano gli autisti guidano bus molto vecchi. L'investimento non è più rimandabile, il momento è arrivato». 
Gabriele Pipia Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino