PADOVA - Hanno mandato i figli al campo estivo organizzato dalla parrocchia, ma l’esperienza che doveva essere di svago e di formazione, si è rivelata un incubo per...
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LA TESTIMONIANZA
Il campo scuola si è tenuto a San Pietro di Barbozza nei primi 7 giorni di luglio, organizzato dalla parrocchia di San Antonino-Arcella. Il gruppo era composto da una trentina di ragazzini di prima e seconda media, maschi e femmine, che, come riferiscono i genitori, erano «accompagnati da 9 animatori sui 17 anni (quattro maschi e cinque femmine) e da 5 adulti (un sacerdote della parrocchia, una suora un uomo di fiducia e 2 cuoche). Fin dalla prima sera non hanno concesso i cellulari ai ragazzi per poter chiamare a casa come punizione per non essersi comportati bene. Ai genitori arrivati al campo domenica, per prelevare i ragazzi, questi hanno riferito che fin da subito sono state applicate punizioni con metodi da caserma come camminare con le ginocchia su grate di ferro sotto il sole o su gradoni delle scale, correre a piedi nudi sul cemento».
I genitori assicurano che i figli hanno raccontato come la situazione sia «via via degenerata fino al punto che alcuni ragazzini sono stati picchiati con bastoni e doghe di legno della rete del letto su gambe e schiena, anche nella loro stanza di notte. Le punizioni erano inflitte dagli animatori, in particolare da uno di loro, che alla domanda del perché avesse fatto cose del genere ha risposto che l’unico metodo educativo per ragazzi maleducati era bastonarli. Le punizioni sono state inflitte sia a maschi che femmine».
Addirittura un ragazzino, «avendo ricevuto una bastonata sulla schiena, ha avuto difficoltà a respirare, tanto che un adulto del campo gli ha applicato del ghiaccio per 45 minuti».
LA VISITA
La famiglia del ragazzino che avrebbe ricevuto la “bastonata” con la doga del letto è stato anche è stato portato in pronto soccorso appena recuperato da mamma e papà.
Il Gazzettino