Collegamento sciistico Padola-Sesto: "impantanati" progetto e 40 milioni

La seggiovia di Padola: il progetto prevede di creare un collegamento con la Pusteria
COMELICO SUPERIORE - Sotto l’abbondante neve di questo inverno dormono i fondi destinati al Comune di Comelico Superiore, confinante con la provincia di Bolzano, per la...

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COMELICO SUPERIORE - Sotto l’abbondante neve di questo inverno dormono i fondi destinati al Comune di Comelico Superiore, confinante con la provincia di Bolzano, per la realizzazione degli impianti di collegamento tra Padola e Passo Monta Croce e per le infrastrutture connesse in zona Valgrande. Il deputato Roger De Menech sottolinea con rammarico la mancata attuazione di questo progetto, che avrebbe tutte le carte in regola per essere attuato, ma che per le osservazioni e le resistenze della Soprintendenza ai beni ambientali di Venezia, rischia di arenarsi nei meandri della burocrazia e di perdere il cofinanziamento già promesso dalla società pusterese Drei Zinnen. Circa 40 milioni di euro fermi da anni. 


L’INVESTITORE SENFTER
L’obiettivo di Franz Senfter, l’ex magnate dei salumi ora imprenditore turistico, è da anni l’inserimento del Comelico nel circuito sciistico di Croda Rossa, Sesto, San Candido, Versciaco, con prospettiva di arrivare fino a Sillian nel Tirolo austriaco. Per questo Senfter ha acquistato negli scorsi anni gli impianti di risalita, skilift e seggiovia, di Padola e gestito con la società Drei Zinnen, che opera sul comprensorio di Sesto e San Candido, l’attività dello sci da discesa di Padola. 
IMMAGINE DELUDENTE
Per provare un primo collegamento tra Monte Croce e Padola, la società Drei Zinnen negli scorsi anni aveva organizzato uno ski bus che offriva agli sciatori la possibilità di risalire da Padola e Valgrande fino al passo, realizzando anche una pista di discesa da Monte Croce e Valgrande sul tracciato della vecchia strada forestale. Nel primo anno di questo esperimento era ancora aperto il bar delle Terme delle Dolomiti di Valgrande e molti sciatori trovavano in questo locale un punto di ristoro. Poi le Terme hanno chiuso e anche l’esperimento dello ski bus ha subito il fermo della stagione senza attività di sci alpino. Le piste non battute di Padola sono l’immagine deludente di quello che sembra un destino negativo per il futuro turistico di Comelico Superiore. 
LA SOPRINTENDENZA

Il Comune sta facendo la sua parte, interloquendo costantemente con la Regione Veneto, ora per ottenere il parere positivo della Vas, poi per concordare con la Soprintendenza il via libera al progetto esecutivo degli impianti di risalita da Valgrande a Collesei, ma la forte spinta popolare per chiedere attenzione verso la montagna trascurata, culminata nella grande manifestazione del 1 giugno 2019 con la marcia da Candide a Padola a cui parteciparono oltre 2000 persone, sembra aver lasciato il posto ad una rassegnata accettazione degli eventi, dal fermo dei finanziamenti per i Comuni di confine, alle limitazioni delle attività turistiche dovute al corona virus, alla beffa delle abbondanti nevicate con le piste non battute. La prospettiva dell’approvazione dei progetti per il collegamento Padola-Monte Croce potrebbe rinverdire le speranze di un comprensorio che attende più che mai una nuova primavera.
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Il Gazzettino