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VITTORIO VENETO - Overdose fatale: sarebbe questa la causa della tragica morte di Marco Della Libera, 26enne operaio, trovato dai nonni steso a terra nel bagno di casa, esanime. Accanto al corpo alcuni residui si sostanza stupefacente che ancora non è stata identificata. Nessuna siringa, soltanto le tracce di un involucro di quelli che solitamente vengono usati per confezionare le dosi di stupefacente. Ma saranno gli accertamenti e le analisi disposte dalla magistratura a confermarlo.
LA TRISTE SCOPERTA
Sono stati i nonni a rinvenire il corpo ormai privo di vita nella porzione di casa attigua alla loro, dove il nipote viveva da solo. La tragedia ha colpito la comunità di San Giacomo ieri mattina ma il malore fatale al giovane, in questo periodo a casa in ferie, si è compiuto con ogni probabilità durante la scorsa notte.
IL PADRE RIENTRA DALLE FERIE
Il corpo del giovane è stato portato all’obitorio di Vittorio Veneto e si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha disposto gli accertamenti del caso per stabilire esattamente la causa della morte e la sostanza che l’ha provocata. Ci sarà anche il riconoscimento da parte del padre, commerciante vittoriese, che in questo periodo in ferie all’estero. Avvertito della tragica morte del figlio, sta rientrando a casa in queste ore.
GLI ACCERTAMENTI
Marco Della Libera, anche se aveva avuto in passato qualche problema legato alla droga da cui sembrava essere uscito, non era conosciuto dalle forze dell’ordine come assuntore di stupefacenti, ma i resti di sostanza trovati accanto al corpo non lascerebbero molto spazio ai dubbi. I carabinieri indagano per questo anche sul tipo di sostanza che lo avrebbe ucciso: gli indizi farebbero propendere per eroina ma saranno gli esiti delle analisi di laboratorio a tagliare la testa al toro.
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