SACILE - Due arzille vecchiette hanno messo in fuga i ladri senza farsi intimorire. Storie a lieto fine grazie alla prontezza di spirito di donne non più giovani che non si sono...
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Il primo tentativo di furto è accaduto verso le 18.30 del 18 ottobre, come ha raccontato ai carabinieri della locale stazione l’ottantenne di Polcenigo con problemi di udito. L'anziana si trovava nel cortile di casa in via Favola, quando improvvisamente, dal cancelletto lasciato aperto sono entrati un uomo e due donne. La prima le ha chiesto di andare in bagno mentre l'altra, che sembrava incinta, l’ha presa per mano invitandola a pregare per distrarla e consentire ai due complici di introdursi in casa. Ma l’ottantenne non è fatta intimorire dalla presenza del terzetto e si è messa a gridare e ad agitarsi, facendo scappare i ladri che si sono allontanati a bordo di un’auto condotta da un quarto complice. L’uomo era alto circa un metro e 70, pelle olivastra, capelli neri corti, corporatura robusta tra i 30 e i 40 anni; la donna incinta circa 1,60, carnagione chiara, faccia tonda, l’altra donna, 1,70, indossava un foulard bianco e grigio, parlava correttamente italiano come la compare.
Il secondo tentativo di furto è avvenuto martedì mattina in una villetta lungo viale San Giovanni del Tempio. Ai carabinieri della stazione di Sacile intervenuti sul posto, è stato spiegato che una vedova di 83 anni, mentre era sola in cucina, si era trovata improvvisamente davanti una donna che aveva approfittato della porta d'ingresso e del cancello del cortile lasciati aperti. La giovane, 25 anni circa e longilinea, è stata raggiunta da un complice nonostante le occhiatacce dell’anziana è entrato in casa e si è messo a rovistare in giro. Provvidenziale è stato l’arrivo di una 80enne vicina di casa: i due sono fuggiti e si sono allontanati su un’auto nera, di medie dimensioni, a bordo della quale ad attenderli c’era un'altra coppia.
Secondo i carabinieri il quartetto che ha agito a Sacile è probabilmente lo stesso di Polcenigo Il consiglio è sempre lo stesso: al minimo dubbio o sospetto chiamare il numero di pronto intervento 112. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino