Il Tocai si illumina di nuovo: salva l'osteria icona dei giovani

Il Tocai si illumina di nuovo: salva l'osteria icona dei giovani
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TREVISO - «Ho voluto rilevare un'osteria storica, e salvarla dalla chiusura. Qui dentro si respira un pezzo di Treviso: è una responsabilità riportarla a vivere». C'è Pierluigi Bonaldo dietro la rinascita del Tocai. Professionista del food, ha rilevato la licenza del locale cult di piazzetta dei Lombardi. E insieme una pesante eredità. Il locale, infatti dopo le disavventure degli ultimi anni, aveva definitivamente chiuso i battenti la scorsa estate. Una chiusura lontano dalle luci dei riflettori. Il Tocai, ormai distante anni luce da quel che era il Tocai Bubù del secolo scorso. Era il 1968, ovvero mezzo secolo fa, quando piazzetta Lombardi dava alla luce il locale icona dei giovani, all'ombra di questi portici destinati a fare la storia. 


 LE DISAVVENTURECambi societari, cambi gestione e cambi di look non hanno di certo aiutato e così senza troppo chiacchiere da piazza si è scritta la parola fine per il Tocai, li dove ciacole, spritz e cicchetti in cinquant'anni non ne sono mai mancati. Il colpo di grazia erano state le ultime cartelle esattoriali dovute alla stretta ai dehors. Tutto era pronto per l'estate: la terrazza con vasi e fiori, i tavolini e le sedie. Meta, come a ogni apparire della bella stagione, di giovani e turisti per una bibita ghiacciata o il tradizionale spritz. Dagli approfondimenti fatti sugli esercizi e i plateatici dall'assessorato al commercio risultava però che la proprietà non avesse pagato l'occupazione di suolo pubblico e nemmeno la licenza per il plateatico. Non solo del 2018, ma neppure del 2017. Una cartella esattoriale da 16 mila euro più interessi e multe già comminate lo scorso anno nel momento in cui era stata accertata l'irregolarità. Il conto, insomma, è salito a dismisura. E la scorsa estate, di fronte all'ennesimo blitz e al conto totale, la proprietà ha scelto di smantellare tutto, prima che scattasse la procedura di confisca. Niente più tavolini e ombrellone, ma solo alcuni posti di fronte all'ingresso lungo il colonnato. Era stato l'inizio della fine: il podromo alla chiusura.

LA RINASCITADa pochi giorni invece le luci sono tornate ad accendersi dentro il locale, rinnovato grazie a una importante ristrutturazione. Il nuovo gestore chiede cautela. «Abbiamo cercato di dare il meglio. Ora andiamo con i piedi di piombo: abbiamo iniziato con aperture mirate, a spot, per saggiare il terreno e capire se i clienti sono soddisfatti. A noi interessa soprattutto che il Tocai ritrovi il suo spolvero-conclude- Ci muoveremo con estremo buonsenso. Forti del grande amore per questo luogo».
E.F. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino