Ossa in spiaggia, il fratello Paolo: «Il cuore mi dice che non è Isabella»

PADOVA - Il fratello di Isabella Noventa, Paolo, nutre un filo di speranza, ma la sua sensazione è negativa. «Ci può stare che quelle ossa appartengano a mia...

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PADOVA - Il fratello di Isabella Noventa, Paolo, nutre un filo di speranza, ma la sua sensazione è negativa. «Ci può stare che quelle ossa appartengano a mia sorella, perché la foce del Brenta non sono poi così lontane da Albarella. Ma la mia sensazione, il mio cuore, mi dicono che quella non è Isabella». Paolo Noventa è sempre stato in prima fila alla ricerca della verità. Non ha saltato una sola udienza dei processi di primo e secondo grado, dove sono stati condannati a 30 anni i fratelli Freddy e Debora Sorgato, e a 16 anni e 10 mesi la tabaccaia veneziana Manuela Cacco. Non si è mai scoraggiato e ha sempre dialogato con gli inquirenti, convinto che un giorno il corpo di sua sorella verrà ritrovato. Ma stavolta che un piccolo barlume di speranza c'è, Paolo non vuole credere.

 
«Freddy, che dall'inizio ha raccontato solo un mucchio di menzogne, ha giurato agli investigatori di avere gettato il cadavere di Isabella nel Brenta. Ma lo ha detto solo per depistarci, per tenerci lontano dalla verità. Il corpo di mia sorella è stato occultato altrove e non nel Brenta. Ecco, per questo non ci credo. Certo ci spero, ma tutto qui». Paolo è molto preoccupato per la salute dell'anziana madre e ancora non le ha comunicato del ritrovamento delle ossa: «Mia mamma non deve sapere nulla. Il suo cuore è molto fragile, un'emozione simile sarebbe troppo forte per lei. Adesso non mi resta che attendere notizie dalla Procura». M.A. © riproduzione riservata
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Il Gazzettino