OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - Le strutture sanitarie e sociali della Marca devono fare a meno di 312 professionisti No-Vax. Compresi una trentina di medici. Tanti sono gli operatori della sanità sospesi, con relativo taglio dello stipendio, perché nonostante l'obbligo non si sono vaccinati contro il Covid, senza un valido motivo. Ma il vero spauracchio ora si chiama Green Pass: da venerdì gli ospedali trevigiani potrebbero dover fare i conti con l'improvvisa assenza di oltre 211 professionisti. Una voragine. «Il timore c'è spiega Stefano Formentini, direttore sanitario dell'Usl della Marca ma stiamo lavorando per fare in modo che in ogni caso non ci siano ripercussioni negative sui servizi».
L'ALLARME
I sindacati, però, lanciano l'allarme: «Manca un piano di riorganizzazione avverte Marta Casarin della Fp Cgil chiediamo che le norme vengano applicate così come sono scritte e restiamo in attesa di un programma per evitare che i carichi di lavoro ricadano sul personale che resta in servizio». Andiamo con ordine. Fino ad oggi sono stati sospesi 312 operatori della sanità: 61 sono dipendenti diretti dell'Usl e 251 lavorano nelle case di riposo e negli ambulatori privati della provincia. Su quest'ultimo fronte, in più, oggi partiranno altre 50 diffide per altrettanti infermieri e operatori della rsa della Marca.
L'ULTIMA TRANCHE
Restando ai provvedimenti già firmati, l'ultimo passo è stato compiuto ieri: in seguito alla diffida e all'ultimatum per 120 dipendenti, l'azienda sanitaria ha timbrato la sospensione per 31 di loro che ancora una volta hanno scelto di non vaccinarsi.
LA NUOVA LISTA
Il punto è che non è finita. La commissione ad hoc istituita dall'Usl deve ancora valutare la posizione di 150 dipendenti dell'azienda sanitaria loro volta non ancora vaccinati. E prima della commissione adesso arriverà il Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori, che scatterà dal 15 ottobre. Anche per quelli che lavorano in ospedale. Bisognerà capire se questi dipendenti non vaccinati nel frattempo si sottoporranno almeno ai tamponi periodici per poter ottenere il Green Pass temporaneo. Si sa già che non tutti sono disposti a procedere in questo modo. «Da parte nostra, ci stiamo organizzando per definire il sistema di controlli a campione rivela Formentini solo a chi ha l'esenzione per il vaccino verrà data la possibilità di fare i tamponi. Per gli altri, invece, varranno le regole uguali per tutti i cittadini». Cioè dovranno pagarseli. Ormai è scattato il conto alla rovescia. «L'Usl non ci ha spiegato come intende riorganizzarsi. Ci auguriamo che venga definito un piano al più presto tira le fila Casarin nel frattempo anche le case di riposo sono in difficoltà. Le indicazioni su chi non è vaccinato arrivano a rilento. E dato che ieri è entrate in vigore l'obbligo vaccinale per tutti quelli che entrano nelle rsa, ci sono anche direttori che hanno iniziato a sospendere del personale, assumendosi responsabilità non loro».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino