L'ospedale di Sacile a caccia di medici in Veneto: in arrivo da Oderzo le prime due dottoresse

Ingressi che sembrano propedeutici al rilancio della procreazione medicalmente assistita

L'ospedale di Sacile cerca medici in Veneto: in arrivo da Oderzo le prime due dottoresse
SACILE - Sacile va a caccia di medici nella vicina Oderzo. Nel giro di poco tempo sono due le dottoresse che hanno deciso di lasciare la sanità veneta e nella fattispecie...

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SACILE - Sacile va a caccia di medici nella vicina Oderzo. Nel giro di poco tempo sono due le dottoresse che hanno deciso di lasciare la sanità veneta e nella fattispecie l'ospedale opitergino, per emigrare nel Friuli occidentale, sponda liventina. Operazione che sembra essere anche propedeutica al rilancio della Pma - Procreazione medicalmente assistita, indiscusso vanto della sanità locale, oltre che un piccolo miracolo. Questo sia per il momento estremamente difficile per le strutture che di solito perdono medici anziché trovarli, sia per l'ottima reputazione che da sempre vanta la sanità dei cugini veneti (verso la quale infatti spesso emigrano anche i sacilesi). L'ultima delle due professioniste approdate in città è la dottoressa Maria Grazia De Vita che pochi giorni fa ha ottenuto l'assegnazione dell'incarico a tempo indeterminato nelambito della branca di ostetricia e ginecologia proprio nel distretto del Livenza.


L'IMPEGNO
Per ora si tratta di sole 18 ore settimanali che la professionista originaria della foggiana San Giovanni Rotondo spenderà nel consultorio sacilese, ma la speranza è quella di allargare in futuro il suo impegno con la sanità friulana, anche perché a Oderzo la dottoressa si occupava di fecondazione assistita, specialità che a Sacile è un fiore all'occhiello che rischia di appassire per scarsità di professionisti. Domanda e offerta in questo caso si sono incontrati perfettamente, anche perché De Vita abita a Sacile e dunque per lei si è trattato di una scelta dettata pure dal miglioramento della qualità della vita. «Ed anche scelta di carriera perché trovo che il centro sacilese abbia grosse potenzialità, oltre ad una sicura esperienza per quanto riguarda la fecondazione assistita. Diversa è purtroppo la situazione di molti ospedali, in cui lo stato di sofferenza in cui si trovano molti reparti è evidente», rimarca il medico. La dottoressa De Vita afferma quindi di non condividere «Alcuni commenti catastrofistici che ho letto riguardo Sacile e nonostante le recenti assunzioni».


I TEMPI
Per i necessari tempi tecnici che sono legati alle dimissioni dall'ospedale di provenienza, De Vita potrà prenderà servizio nell'ambulatorio specialistico sacilese solo dal primo ottobre prossimo. Alla Pma - procreazione medicalmente assistita friulana, contrariamente che ad Oderzo, si pratica anche la fecondazione eterologa, un punto di forza che certamente sarà stato attrattivo per la seconda dottoressa in arrivo dalla vicina cittadina trevigiana.


LA RIPARTENZA


È invece già all'opera dal 15 maggio scorso l'ex responsabile del centro opitergino di procreazione medico assistita, la dottoressa Silvia Guarnieri, dalla quale la Pma sacilese dunque riparte per tornare al più presto ai precedenti fasti in un settore che l'ha già premiata per professionalità e risultati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino