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SPILIMBERGO - «Dopo sole due settimane dalla vittoria elettorale della destra locale e regionale è arrivato il regalo (della destra) per Spilimbergo e per il suo ospedale. Con puntualità post elettorale, ecco la riduzione dei servizi ospedalieri e sanitari e della funzionalità di quello che resta del nostro ospedale sempre più in preda all’abbandono». L’accusa è stata lanciata dal locale circolo del Pd.
LA MISSIVA
«Premettendo che il diritto alle ferie del personale sanitario è sacrosanto, non è con le riduzioni e con gli accorpamenti che si risolvono i problemi - prosegue l’arringa dei Dem -. Bisogna investire sul personale sanitario e assumere risorse umane in grado di garantire la funzionalità degli ospedali di periferia e dei servizi sanitari per la popolazione sempre più anziana di un’area vasta. L’Azienda sanitaria con il suo direttore generale (ovviamente il mandato politico è quello regionale) incontrando i sindacati ha già annunciato che per garantire le ferie, invece di assumere personale, dal 29 maggio fino al 1. ottobre intende ridurre i posti letto di Medicina da 35 a 24 e, come se non bastasse, vuole far coprire l’attività notturna di Medicina dal personale di Chirurgia. Esattamente un anno fa, in un post del 17 marzo, avevamo denunciato e sventato, la volontà dell’Asfo di accorpare i reparti di Medicina e Chirurgia e ora con pervicacia continuiamo a protestare per il nuovo tentativo di accorpamento - incalzano i Democratici -. L’Asfo, i direttori generali e i politicanti locali e regionali si fermino e smettano di penalizzare la sanità spilimberghese e la dignità del nostro ospedale e della nostra gente.
I PROBLEMI
A giudizio del Pd, «il personale chirurgico e quello di Medicina devono restare suddivisi per il bene dei pazienti e per garantire il pieno successo delle operazioni di week surgery e per il buon proseguimento delle attività chirurgiche in lista di attesa, evitando di far trasparire e generare insicurezza nei pazienti chirurgici che con fiducia scelgono l’ospedale di Spilimbergo e le sapienti mani di primari, dottori e infermieri. Se si genera insicurezza Spilimbergo città, non solo la sanità spilimberghese, perderà ancora dignità, lavoro e posti di lavoro. E l’insicurezza crea malcontento tra il personale sanitario e può indurre a ulteriori fughe dalla sanità pubblica verso quella privata. A meno che la fuga e il malcontento non continuino ad essere il vero obiettivo della politica partitica della giunta regionale (passata e futura) e di quella comunale (passata e futura). Giunta comunale che, già nel 2018, si definiva pronta a privatizzare persino i reparti ospedalieri del nostro ospedale». Il Pd, invece, ritiene che sia urgente e necessario impostare un percorso «volto ad accrescere l’attenzione e le risorse per irrobustire il sistema sanitario immettendo nuove risorse umane e nuovi investimenti sulla medicina territoriale e nuove tecnologie perché con la pandemia sono state trascurate alcune patologie, sono aumentati e sorti alcuni bisogni come quelli della salute mentale, sono cresciute le disuguaglianze e moltissimi cittadini hanno smesso di curarsi per mancanza di risorse». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino