Sorpresa a derubare la mamma di un piccolo paziente in Pediatria: operatrice licenziata

Il furto è avvenuto in ospedale all'interno del reparto di pediatria
PADOVA - Nessuno sconto. Appena il direttore generale viene informato di una dipendente sorpresa a derubare la mamma di un piccolo paziente, scatta immediatamente il...

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PADOVA - Nessuno sconto. Appena il direttore generale viene informato di una dipendente sorpresa a derubare la mamma di un piccolo paziente, scatta immediatamente il licenziamento. La vicenda riguarda l’ospedale di Padova e il provvedimento disciplinare è stato messo nero su bianco in una delibera firmata mercoledì dal dg dell’Azienda ospedaliera Giuseppe Dal Ben. In una cittadella che comprende oltre settemila lavoratori – dai primari agli specializzandi – la notizia si è diffusa rapidamente e sono state informate anche le rappresentanze sindacali. 


LA SEGNALAZIONE
La dipendente in questione è un’operatrice sociosanitaria dell’area pediatrica che a fine settembre sarebbe stata sorpresa all’interno del reparto mentre rubava dalla borsa di una madre. La vittima del tentato furto ha scritto una segnalazione all’Ufficio relazione con il pubblico (Urp) e la divisione amministrativa dell’Azienda ospedaliera ha fatto subito scattare il procedimento disciplinare ai danni della lavoratrice. Un procedimento che si è concluso nei giorni scorsi con la decisione più netta possibile: licenziamento in tronco e segnalazione dell’episodio all’autorità giudiziaria per l’eventuale procedimento penale. 
La delibera del direttore generale – la prima di questo genere da quando Dal Ben si è insediato al comando dell’ospedale di via Giustiniani - cita testualmente il contratto nazionale del comparto sanità e il codice di comportamento aziendale. Non è bastata la memoria scritta presentata dalla stessa dipendente attraverso un proprio legale: la direzione ha deciso per il cosiddetto “licenziamento senza preavviso” ritenendo che ci fossero tutti gli estremi per la “giusta causa”. Il rapporto di lavoro si considera chiuso dal 22 ottobre scorso e ora la stessa dipendente può teoricamente impugnare il provvedimento e presentare ricorso. 


Nel recente passato c’erano state delle sospensioni per ingiurie, accese liti o altri comportamenti ritenuti illegittimi, ma mai un netto licenziamento. Sono sempre più, invece, i provvedimenti che i vertici dell’Azienda ospedaliera stanno firmando per sospendere i sanitari non vaccinati. Secondo i dati comunicati dallo stesso dg Dal Ben la scorsa settimana, i sanitari fermati a Padova sono 181 mentre 14 lavoratori hanno cambiato idea, si sono vaccinati e sono rientrati a lavoro. 
 

 

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Il Gazzettino