Padiglione "A" dell'Ospedale, in campo l'Ordine dei medici

OSPEDALE Il padiglione A dell'ospedale Santa Maria degli Angeli
PORDENONE  - Prosegue spedito il sondaggio del Gazzettino Web sul destino del padiglione A. Deve restare in piedi e riqualificato, oppure demlito per fare spazio a uno nuovo?...

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PORDENONE  - Prosegue spedito il sondaggio del Gazzettino Web sul destino del padiglione A. Deve restare in piedi e riqualificato, oppure demlito per fare spazio a uno nuovo? Il voto dei cittadini residenti nel Friuli occidentale, per ora è chiaro: il 67.2 per cento ha votato per la demolizione, mentre il 31 per cento vuole tenerlo in piedi. C’è anche un 1.8 per cento che non sa. Già da tre giorni, insomma, la demlizione è davanti con un deciso vantaggio. Questo, però, non vuol dire nulla: per cambiare l’esito provvisorio, infatti, basta votare il sondaggio del Gazzettino web, solo così si può cambiare l’esito. Intanto dopo la Lega, Fratelli d’Italia e Pd ad esprimersi tra le forze politiche locali ci sono Forza Italia e La Civica. Il coordinatore provinciale, Andrea Cabibbo, non ha dubbi. «Forza Italia è per la demolizione e la costruzione di una struttura nuova. Questo consentirà di accelerare i tempi e soprattutto di evitare brutte sorprese». Marco Salvador, invece, orienta La Civica in maniera diversa. «Noi siamo per il mantenimento del padiglione A - spiega - perchè è possibile recuperarlo e soprattutto realizzare l’ospedale di continuità, i letti per le cure intermedie e la riabilitazione».


I MEDICI
In campo anche l’Ordine dei Medici in cui consiglio si è consultato l’altra sera. «Di questi tempi - dice il presidente Guido Lucchini - nonostante i gravissimi problemi del Paese si nota una gran discussione sul futuro del vecchio ospedale di Pordenone. Appare singolare che sia rilevante decidere se demolire, ristrutturare, conservare parzialmente o in toto, alcuni padiglioni. L’Ordine dei Medici di Pordenone non ha ritenuto e non ritiene di esprimersi su questo argomento. Decideranno i tecnici. Riteniamo invece nostro dovere, in tema di ospedale, richiamare l’attenzione sui criteri di priorità e di organizzazione quando si gestisce la sanità pubblica di una comunità. Prima di pensare alla demolizione del vecchio, bisogna accertarsi della istituzione, della funzionalità e della capacità recettiva e gestionale del nuovo ospedale: è stato fatto un investimento economico notevole, ma vorremmo sperare che non si tratti solo di fredde opere murarie».


L’ORGANIZZAZIONE


Il presidente va avanti. «L’organizzazione e l’efficienza della nuova struttura, queste sì interessano l’Ordine e lo coinvolgono. Queste priorità vanno rispettate. La tecnologia e la dotazione di personale e professionalità saranno all’altezza di una sanità moderna, affidabile ed efficace? Gli operatori sanitari sono stati coinvolti nella distribuzione degli spazi, a seconda del grado di avanzamento dei lavori e nella organizzazione delle loro Unità Operative? Queste sono le cose importanti».

 

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Il Gazzettino