Influenza fatale, morto 40enne: «Non è Coronavirus»

L'ospedale all'Angelo di Mestre
Non ce l'ha fatta. È morto l'uomo che nei primi giorni di gennaio era finito in Rianimazione all'ospedale dell'Angelo di Mestre a causa di una grave...

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Non ce l'ha fatta. È morto l'uomo che nei primi giorni di gennaio era finito in Rianimazione all'ospedale dell'Angelo di Mestre a causa di una grave complicazione provocata dall'influenza. Attenzione: non c'è nessuna correlazione con il coronavirus.

Purtroppo si tratta di uno di quei casi in cui anche una persona perfettamente sana, che contrae il virus della malattia stagionale, può morire se dopo essere stato contagiato sviluppa ulteriori problemi di salute, in particolare a danno dell'apparato respiratorio. L'uomo, un 40enne lavoratore fuori sede, durante le feste aveva accusato i sintomi tipici dell'influenza, la febbre su tutti. Col passare delle ore il suo quadro clinico era sensibilmente peggiorato tanto da dover accedere d'urgenza al Pronto soccorso. Di lì il trasferimento immediato in Terapia intensiva dove il paziente era stato sottoposto a Ecmo, la tecnica che supporta le funzioni vitali mediante circolazione extracorporea, un'operazione piuttosto invasiva, ma necessaria, che purtroppo non poche volte ha esito negativo. I sanitari hanno sperato fino all'ultimo di poterlo strappare alla morte, ma le sue condizioni sono via via peggiorate finché non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. L'uomo non si era vaccinato.
«D'influenza si può morire anche se si è perfettamente sani, se subentrano gravi complicanze. Sono pochissimi casi, ma possono verificarsi», aveva detto il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3 Serenissima, Luca Sbrogiò, nel presentare la campagna vaccinale di quest'anno, sottolineando l'importanza di fare la profilassi per proteggere se stessi e allo stesso tempo gli altri grazie a quello che viene definito cordone sanitario, anche al di fuori delle categorie più a rischio, in primis gli anziani.
Fatte le proporzioni sulle statistiche nazionali, si calcola che sul territorio della nostra azienda sanitaria, dove risiedono 850mila abitanti, potenzialmente le morti da influenza ogni anno potrebbero essere 4. Come detto il quarantenne, residente in terraferma, si era ammalato nei primi giorni di gennaio, ma non è stato l'unico ad aggravarsi. Si ricorderà, infatti, che altre tre persone sono state ricoverate nel frattempo per problemi legati alla malattia di stagione.

GLI ALTRI CASI

Sempre in Rianimazione all'Ospedale dell'Angelo è arrivata una donna sui sessant'anni, della terraferma, anch'ella sottoposta d'urgenza a Ecmo che, già di per sé, è un supporto di cura che richiede tempi non brevi. In seguito, alla stessa operazione è stato sottoposto un altro paziente all'ospedale di Mirano e poi, sempre a Mirano, un altro ancora ha avuto complicanze, però meno gravi. Entrambi sono di mezza età. Nessuno, neanche di questi, si era vaccinato. In questi giorni l'influenza sta scollinando il picco stagionale. Nell'ultimo bollettino della Regione, diffuso sulla base delle rilevazioni dei medici sentinella presenti sul territorio, erano stati segnalati circa 290mila malati in Veneto dall'inizio della sorveglianza. Dodici i casi critici, quattro dei quali, per l'appunto, censiti nel territorio dell'Ulss 3 Serenissima.
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Il Gazzettino