Paura per una bimba di 18 mesi inghiotte un euro, i medici la salvano

Paura per una bimba di 18 mesi inghiotte un euro, i medici la salvano
MESTRE - Una moneta da un euro inghiottita incidentalmente, e ferma in posizione pericolosa al livello della laringe: in queste condizioni una bimba di 18 mesi è stata...

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MESTRE - Una moneta da un euro inghiottita incidentalmente, e ferma in posizione pericolosa al livello della laringe: in queste condizioni una bimba di 18 mesi è stata salvata, grazie alla prontezza di intervento dei sanitari dell’Angelo, da complicazioni che avrebbero potuto essere anche letali.

La bambina è stata portata d’urgenza al Pronto Soccorso pediatrico dell’Ospedale di Mestre dai genitori, subito accortisi dell’ingestione accidentale di una moneta. La piccola paziente, che fortunatamente non presentava sintomi respiratori, è stata subito sottoposta dall’équipe della Pediatria ad indagini radiologiche, che hanno evidenziato un corpo estraneo metallico, compatibile con una moneta, localizzato dietro la laringe. A preoccupare era il possibile imminente soffocamento: un corpo simile ingerito accidentalmente diviene molto pericoloso se prende le vie aeree; e fermo in quella posizione precaria avrebbe potuto muoversi in ogni momento, facendo precipitare la situazione.
Subito coinvolti, gli specialisti Otorinolaringoiatria hanno deciso per un immediato intervento di rimozione del corpo estraneo stesso. La piccola paziente è stata trasferita in sala operatoria, e là intubata e sedata dagli anestesisti. Pronta all’intervento l’equipe di ORL, guidata dal dottor Doriano Politi, che un esofagoscopio pediatrico rimuovevano una moneta di 1 euro dalle strutture faringolaringee della piccola paziente.

«Rapidità nella diagnosi, coordinamento immediato tra pediatri, medici di ORL, anestesisti e personale infermieristico, e infine perizia nell’intervento: sono questi i tre fattori – spiega il dottor Politi – che hanno consentito di risolvere una situazione non rarissima, ma delicata. I corpi estranei che dopo l’ingestione finiscono per interessare le alte vie respiratorie hanno un incidenza di 3-4 casi ogni 100.00 abitanti per anno. Si debbono a questa causa il 7% di tutte le morti accidentali, e il maggior rischio si osserva nei bambini sotto i tre anni, che tendono all’esplorazione dell’ambiente tramite la via orale, e che per questo portano alla bocca anche di piccoli oggetti, che poi non sanno gestire per la mancanza della dentizione posteriore e per l’immaturità dei meccanismi di deglutizione».
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Il Gazzettino