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UDINE - In appalto "pezzi" di Pronto soccorso: parti del servizio di emergenza degli ospedali della provincia di Udine assegnate al miglior offerente. L'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, costretta a fare di necessità virtù, per garantire la copertura di un servizio essenziale a fronte dell'ormai cronica carenza di emergentisti sul mercato (e, viste le defezioni delle scuole di specialità, il futuro appare ancor più nero), ha fatto il grande passo, bandendo delle gare a procedura negoziata per esternalizzare (per un periodo di sei mesi) il Servizio medico specialistico e di gestione dei codici minori afferenti al Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia di Udine e degli ospedali di San Daniele, Palmanova e Latisana. Totale dell'esborso complessivo stimato calcolato però su 12 mesi, al lordo dei ribassi, oltre un milione di euro.
UDINE
Dopo le sedute della commissione esaminatrice del 23, 25, 30 e 31 maggio, all'ospedale udinese l'appalto è stato appena aggiudicato in via definitiva con riserva di efficacia alla società cooperativa sociale Amaltea con sede legale a Vercelli, già finita sotto i riflettori mediatici per aver fornito analoghi servizi in tutto lo Stivale, per un importo (calcolato su dodici mesi) di 397.440 euro, il che si traduce in un canone mensile di 66.240 euro.
GLI ALTRI OSPEDALI
Per gli altri ospedali della provincia, l'avviso esplorativo per manifestazione d'interesse suddiviso in tre lotti prevedeva un importo massimo stimato dell'appalto di 659.550 euro, comprensivo degli oneri per la sicurezza (219.600 per ciascuno dei tre nosocomi di San Daniele, Latisana e Palmanova) per l'esternalizzazione per un periodo di sei mesi del servizio medico specialistico e di gestione dei codici minori che accedono ai Pronto soccorso. La gara a procedura negoziata, in questo caso, è stata indetta il 18 maggio scorso, ma con un decreto del 23 maggio l'Azienda ha deciso di attuare una revoca parziale della procedura, limitatamente al lotto che riguarda Latisana (per «sopravvenute e impreviste esigenze» che hanno determinato una variazione in aumento del fabbisogno originariamente previsto), proseguendo nell'iter per gli altri due lotti e prorogando il termine al 1. giugno scorso. Le prestazioni mediche da erogare al Pronto soccorso latisanese, invece, «costituiranno eventuale e successiva procedura a evidenza pubblica», come si legge nel documento del 23 maggio.
LA DEFEZIONE
Sulle prime, al tam tam per le manifestazioni d'interesse, pare avrebbe potuto essere interessata anche la possibile "squadra" composta da Cri Palmanova, Cri Udine e dalle Sogit di Udine e Lignano. Ma poi, come viene spiegato in casa Croce rossa, «al bando per le manifestazioni d'interesse di maggio non abbiamo partecipato perché si è visto che, all'atto di formalizzare gli impegni con i medici, era difficile trovare dei professionisti con i requisiti proposti». Per esempio, per i camici bianchi da reclutare nel servizio codici minori del Santa Maria, oltre alla laurea in Medicina e all'iscrizione all'Ordine, erano richieste la specializzazione in Medicina e chirurgia di accettazione e d'urgenza o disciplina equipollente o in Anestesia e rianimazione, la partecipazione a corsi certificati Blsd, Acls, Itls o Phtc. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino