Ospedale come un forno, tre piani senza aria condizionata nei giorni del caldo record

Il padiglione B dell'ospedale di Pordenone
PORDENONE - Un bagno di sudore. Ed è proprio questa l’immagine più corretta che si può intuire negli ultimi tre piani del padiglione “B”...

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PORDENONE - Un bagno di sudore. Ed è proprio questa l’immagine più corretta che si può intuire negli ultimi tre piani del padiglione “B” dove da qualche giorno non funziona l’aria condizionata. Proprio così. Nei giorni da bollino rosso si è rotta la centralina che distribuisce l’aria condizionata e quindi ci sono pazienti, medici, familiari e utenti che sono praticamente in ammollo di sudore.

IL CASO


In uno dei piani, infatti, c’è l’Ortopedia. Ieri, nelle stanze dove ci sono i ricoverati la temperatura ha raggiunto per gran parte della giornata i 30 gradi, arrivando anche a 31 nelle ore più calde della giornata in cui non c’era neppure un alito di vento. Facile immaginare la situazione dei pazienti, bloccati a letto con arti rotti o appena usciti dalla sala operatoria. Una situazione invivibile. Stesso discorso per medici e infermieri, costretti a correre da una stanza all’altra, fare tutti lavori necessari e non avere neppure un’area con un po’ di fresco.
Negli altri due piani del padiglione B c’è l’Otorino con gli ambulatori, e nell’altro, infine, c’è il reparto con i degenti che hanno problemi psichiatrici. Si tratta di una situazione veramente ad alto rischio visto che già in condizioni di temperatura normale si sono verificati problemi con i pazienti, figuriamoci con i degenti costretti a restare bloccati in stanze che di fatto hanno temperature altissime.


Non è la prima volta che l’impianto in ospedale di rompe, ma a fronte del fatto che tra un anno, mese più mese meno, ci sarà il trasloco nell’ospedale nuovo, non sono mai stati fatti lavori completi, ma si è sempre messa una toppa. Purtroppo, come accade regolarmente, se una cosa si rompe lo fa nel periodo peggiore. E così è stato anche per l’aria condizionata del padiglione “B”.

CONTROLLI


Ieri nel reparto di Ortopedia sono andati anche gli ispettori dell’Azienda sanitaria e monitorare la situazione, ma hanno solo potuto verificare che le cose stavano effettivamente come era risultato sulla segnalazione fatta dalle organizzazioni sindacali per tutelare ovviamente i pazienti, ma anche i lavoratori stremati a causa del caldo. Alla fine è stato concordato di accelerare i lavori per trovare una soluzione in tempi brevi, al massimo oggi, perchè a quelle condizioni è impossibile prestare servizio, ma è altrettanto impossibile chiudere il reparto. Nel caso in cui non ci sia una soluzione rapidissima sul fronte delle riparazioni, saranno posizionati più condizionatori portatili per cercare almeno di alleviare una situazione decisamente complicata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino