Oscar Del Dò, chi è il pilota friulano ai comandi del jet che si è schiantato a Torino. L'ultimo messaggio al caposquadra: «Ho un problema al motore»

Friulano, è in squadra dal 2020

Ai comandi di Pony 4, velivolo delle Frecce Tricolori che si è schiantato oggi dopo il decollo dalla pista di Caselle a Torino, c'era il capitano Oscar Del...

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Ai comandi di Pony 4, velivolo delle Frecce Tricolori che si è schiantato oggi dopo il decollo dalla pista di Caselle a Torino, c'era il capitano Oscar Del Dò. Friulano (è nato a San Daniele del Friuli, cresciuto a Martignacco e residente a Campoformido) è entrato nel reparto acrobatico dell'aeronautica militare nel 2020. Il suo jet MB-359 ha perso quota probabilmente in seguito all'impatto con uno stormo di uccelli e ha finito la sua lunga corsa contro un'auto in transito su una strada che delimita l'aeroporto. Lui si è salvato lanciandosi con il paracadute. 

 

 

Lo schianto a Torino

La macchina, sulla quale si trovavano un uomo e una donna e i loro due bambini di 5 e 9 anni, è stata sollevata e ribaltata dall'esplosione. I due genitori sono riusciti ad uscire con leggere ferite e ustioni portando in salvo il figlio più grande, di 9 anni, ma, a quanto apprende l'Adnkronos, l'auto ha preso fuoco mentre cercavano di soccorrere la più piccola e per lei, 5 anni, non c'è stato nulla da fare.

 

 

 

La storia di Oscar Del Dò

A raccontare la storia di Oscar Del Dò fu lui stesso nello scorso 2020 in occasione di un incontro nell’aula magna dell'Istituto tecnico Malignani di Udine. Ex studente dell'istituto, parlò alla ragazze attirando la loro attenzione. «Mi sono diplomato nel 2006 e l’anno successivo sono entrato in accademia aeronautica – disse Del Dò –. Da lì ho cominciato il percorso per ottenere i brevetti di volo, in Grecia e poi in Italia: sono stato assegnato all’Amx Ghibli, l’aeroplano con cui ho avuto la mia crescita professionale».

 

Il sogno di entrare nelle Frecce Tricolori

Proseguendo con il confronto con gli studenti parlò del suo ingresso nella squadra delle Frecce Tricolori. «Era il sogno nel cassetto – raccontò il pilota – così ho partecipato e ho avuto la fortuna di essere selezionato. Ora sto effettuando l’addestramento e dal primo maggio farò parte della pattuglia a tutti gli effetti».
 

 

I consigli agli studenti

Agli studenti consigliò di «avere le idee chiare perché il percorso non è semplice, richiede passione, professionalità e dedizione: se siete davvero interessati a intraprendere un progetto di vita di questo tipo informatevi bene e iniziate a studiare»

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Il Gazzettino