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PADOVA - Tra tutti spicca l'Orto Botanico con 213 mila visite. Il 2022 è un anno da record per le visite ai luoghi del sapere dell'Università di Padova: si parla di oltre 310 mila visite. Un dato che, tralasciando il periodo caldo della pandemia, supera il massimo storico del 2019 (291.776 presenze).
I luoghi più visitati
Subito dopo l'Orto Botanico il sito maggiormente visitato è Palazzo Bo (62.845) seguito da Villa Parco Bolasco a Castelfranco Veneto (17.249) e dai musei universitari uniti nel Grand tour delle Scienze (14.962): Scienze archeologiche e d’arte, Sala dei Giganti a Palazzo Liviano, Museo di Geografia, Museo Giovanni Poleni e Museo di macchine Enrico Bernardi.
«Un traguardo simbolico e una grande soddisfazione: aver superato le trecentomila presenze nei musei del nostro ateneo, proprio nell’anno in cui abbiamo festeggiato il nostro ottocentenario, dimostra la capacità di valorizzazione di un patrimonio culturale eterogeneo e di grandissima bellezza che richiama quella multidisciplinarietà cifra fondante dell’Università di Padova – afferma la rettrice Daniela Mapelli –. La cultura, ancora una volta, si dimostra linguaggio universale capace di attirare visitatrici e visitatori non solo dal territorio, ma da ogni angolo del pianeta.
Le sedi dell’Ateneo, fondato nel 1222, permettono di scoprire i luoghi in cui si è sviluppata la storia della scienza, in cui ha insegnato e compiuto le sue scoperte Galileo, dove è nata la medicina moderna con il primo teatro anatomico stabile al mondo. Tappa fondamentale l’Orto botanico universitario più antico al mondo tuttora nella sua sede originaria, con la palma osservata da Goethe e le serre del Giardino della biodiversità, per viaggiare tra le piante di tutti i continenti: riapertura prevista per l’8 febbraio.
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Il Gazzettino