Ai polesani l'agricoltura non piace è un flop l'assegnazione degli orti

Ai polesani l'agricoltura non piace è un flop l'assegnazione degli orti
 Sono costati quasi 70mila euro, eppure nessuno li vuole. Sono gli orti sociali: 38 per 53 metri quadrati ciascuno, realizzati dal Comune assieme a Wwf e Fondazione Cariparo....

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 Sono costati quasi 70mila euro, eppure nessuno li vuole. Sono gli orti sociali: 38 per 53 metri quadrati ciascuno, realizzati dal Comune assieme a Wwf e Fondazione Cariparo. Sono situati in una fetta di terreno, di proprietà comunale, tra via Forlanini, la bretella Gentili e la rotatoria in Tassina. Appezzamenti liberi, quasi dei relitti, impossibili da utilizzare diversamente che dovevano essere messi in uso per utilità sociale, in una posizione favorevole, collegati al centro dalla pista ciclabile. E proprio a fianco scorre un canale che consente l'irrigazione. Eppure giacciono completamente abbandonati. A dare il contributo maggiore è stata la fondazione Cariparo, con 50mila euro, altri 5mila provengono dal Wwf e i restanti 14mila sono finanziati con residui passivi dal Comune. L'anno scorso, a fine estate, era spuntato il bando a cui avevano risposto solo in 13. Tredici appezzamenti su 38 che l'amministrazione comunale aveva messo a disposizione ai cittadini.


L'iniziativa è stata snobbata e per questo l'assessore ai Servizi Sociali Beatrice Di Meo aveva deciso di riaprire per un altro mese il bando di assegnazione. Un vero peccato visto che, in tempi di crisi, avere un orto può risolvere qualche problema a chi non riesce ad arrivare a fine mese. Oppure può tenere impegnati anziani in pensione che non hanno la possibilità di coltivare qualcosa in casa. Ovviamente l'attività non ha finalità di lucro e i prodotti coltivati potranno esser consumati solo ad uso personale. Ma a quasi nessuno è interessata la proposta, forse anche poco pubblicizzata da Palazzo Nodari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino